Il 22 ottobre 2024 segna una giornata importante per la sensibilizzazione riguardo alle difficoltà delle persone sordocieghe, una categoria spesso trascurata dalla società. Durante un evento organizzato dal Cabildo di Gran Canaria, il presidente Antonio Morales ha sottolineato la necessità di aumentare la consapevolezza sui problemi affrontati da queste persone, esortando le istituzioni e i cittadini a compiere azioni concrete in loro favore. Questa presa di posizione non solo accende i riflettori su una disparità sociale, ma mira anche a stimolare un cambiamento significativo a livello locale.
Le parole del presidente Morales e il ruolo del Cabildo
Antonio Morales ha dichiarato che è diventato cruciale “visibilizzare i problemi” che le persone sordocieghe affrontano quotidianamente, non solo per garantire il rispetto dei loro diritti, ma anche per facilitare l’accesso ai servizi disponibili. Durante l’evento, tenutosi presso la sede del Cabildo, sono state lette le dichiarazioni del collettivo di persone sordocieghe. Morales ha evidenziato che, per molti di loro, l’assenza di un accompagnamento adeguato rende impossibile anche uscire di casa. La mancanza di supporto sembra relegare questa comunità in una condizione di isolamento e silenzio che merita di essere interrotta.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione di Persone con Sordoceghezza di Spagna in Canarie , il Cabildo sta lavorando per migliorare la qualità della vita di chi vive con questa disabilità. Attraverso una serie di servizi coordinati dalla Consigliera di Politica Sociale, Accesibilità, Uguaglianza e Diversità, Isabel Mena, si cerca di garantire il necessario supporto a queste persone. Morales ha quindi messo in luce l’importanza di fornire servizi come interpreti e mediatori, elementi essenziali per consentire una vita più “normalizzata”.
L’importanza della visibilità e riconoscimento della sordoceghezza
L’evento ha rappresentato anche un’opportunità per porre l’accento sulla sordoceghezza come una disabilità unica e riconosciuta solo in parte a livello mondiale. Isabel Mena ha rilevato che il riconoscimento è un passo fondamentale per garantire diritti e supporto sociale a queste persone. Essere visibili significa non solo ottenere aiuto, ma anche l’opportunità di combattere l’isolamento che molte di loro affrontano. Questo riconoscimento è vitale per alimentare la coscienza sociale e alimentare una rete di supporto che possa inserirli nella comunità.
La consapevolezza sociale è, quindi, una priorità. Mena ha spiegato durante il suo intervento che la visibilità porta a un maggiore supporto e a una miglior integrazione all’interno della società. “Dare voce a queste persone è cruciale” ha ribadito, sottolineando l’importanza del supporto sociale come misura per la loro inclusione.
L’appello alla collaborazione e al supporto istituzionale
Durante l’evento, Ana Sacanellas, vice-presidente di Asocide Canarias, ha parlato dell’importanza del supporto ricevuto non solo dal Cabildo, ma anche da altre istituzioni come il Comune di Las Palmas e il Governo delle Canarie. Sacanellas ha messo in evidenza quanto fosse cruciale per il funzionamento dell’associazione connettersi all’esterno attraverso professionisti quali mediatori e guide-interpreti, evidenziando una necessità di continuità nei servizi.
Nonostante il supporto esistente, Sacanellas ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà strutturali che l’associazione ha affrontato quest’anno, in particolare a causa di ritardi amministrativi. Anche se alcuni enti privati hanno fornito un aiuto occasionale, la lotta per garantire un aiuto continuativo è ancora in corso. Sacanellas ha concluso affermando che l’associazione non smetterà mai di lottare affinché le persone sordocieghe possano vivere una vita quanto più normale possibile, ribadendo il loro impegno incessante per migliorare la situazione di questa comunità.
L’evento del 22 ottobre ha rappresentato un’importante tappa nel riconoscimento e nella lotta per i diritti delle persone sordocieghe. Questo appello corale per l’inclusione invita la società e le istituzioni a unirsi per garantire che queste persone possano vivere non solo esistenze dignitose, ma anche partecipative e integrate nel tessuto sociale, superando le barriere dell’isolamento.