Isole Canarie

La ri-scossa del Carnevale: ritorno alle galas al Parco Santa Catalina

Il Carnevale di Las Palmas torna al Parco Santa Catalina, suscitando polemiche per la gestione tardiva e le preoccupazioni ambientali. Necessaria una pianificazione condivisa per eventi futuri.

Il Carnevale di Las Palmas di Gran Canaria è una delle festività più attese dell’anno, e il suo recente ritorno al Parco Santa Catalina ha suscitato reazioni variegate. David Suárez, portavoce di Coalizione Canaria nel Consiglio Comunale, ha accolto favorevolmente questa decisione, pur evidenziando come sia giunta in ritardo rispetto alle aspettative della cittadinanza. Suárez non ha mancato di sottolineare la mancanza di previsione da parte delle istituzioni, un aspetto che ha alimentato polemiche e difficoltà logistiche attorno a una delle manifestazioni più emblematiche della capitale.

La ri-scossa del Carnevale: ritorno alle galas al Parco Santa Catalina

Pressione dei cittadini

Uno degli aspetti cruciali del dibattito sulla sede del Carnevale è stata la pressione esercitata dai cittadini. Suárez ha ribadito che la scelta di non utilizzare l’Estadio Insular come location per le galas è stata influenzata dalle lamentele della comunità riguardo all’impatto ambientale sulla zona verde. Da una parte, il parco offre un’atmosfera vivace e accogliente che si presta bene a eventi di questa portata; dall’altra, la preoccupazione per il degrado ecologico non può essere trascurata.

L’analisi della situazione rivela che molte delle critiche mosse all’amministrazione riguardavano proprio la mancanza di un piano coerente e lungimirante per gestire eventi di grande affluenza, come il Carnevale. Suárez ha messo in evidenza che se la decisione di tornare a Santa Catalina fosse stata presa già in agosto, durante la sospensione delle opere sotterranee della MetroGuagua, si sarebbero potute evitare molte delle complicazioni sorte, sia in termini di organizzazione che di impegno della comunità.

Un dibattito necessario

Il dibattito sulla gestione del Carnevale non è affatto esaurito; anzi, si fa sempre più impellente. Suárez ha parlato di una pianificazione insufficiente, considerando le future edizioni del Carnevale. Con la possibilità che i lavori al Parco Santa Catalina riprendano nel 2026, ci sono fondati timori riguardo all’organizzazione degli eventi futuri e delle celebrazioni. Il portavoce ha espresso l’urgenza di effettuare scelte definitive per la collocazione delle festività, coinvolgendo non solo le galas, ma anche i festeggiamenti e i “mogollones”, eventi che raccolgono grandi afflussi di persone.

Le sue affermazioni portano alla luce un importante punto: è fondamentale che le decisioni siano prese in maniera condivisa e con un adeguato anticipo, evitando approcci improvvisati che potrebbero compromettere l’esperienza di tutti. Secondo Suárez, la gestione della festa dovrebbe mirare a rinforzare il legame tra la comunità e il Carnevale, piuttosto che creare disagi.

Consenso e collaborazione

Un tema cruciale emerso dal discorso di Suárez è stato quello del consenso nelle decisioni che riguardano eventi pubblici come il Carnevale. Ha sottolineato l’importanza di collaborazioni tra le diverse parti coinvolte, affinché le scelte siano il frutto di dialogo piuttosto che di imposizioni. Questo approccio non solo contribuirebbe a migliorare l’atmosfera di festa, ma potrebbe anche ridurre le tensioni con i residenti delle aree interessate dagli eventi.

Suárez si è dichiarato un appassionato sostenitore del Carnevale e ha esortato a trovare un giusto equilibrio che soddisfi sia i partecipanti che i residenti. La sua proposta è quella di creare un’atmosfera di festa che rispetti le esigenze della comunità, permettendo a tutti di vivere il Carnevale in sicurezza e tranquillità.

Pianificazione a lungo termine

Il discorso di Suárez si conclude con un forte appello alla progettazione di un piano integrato per il Carnevale che tenga conto delle diverse esigenze culturali, logistiche e ambientali. “Desideriamo contribuire affinché il Carnevale venga gestito nella maniera migliore possibile, assicurando condizioni di sicurezza e serenità per tutti”, ha affermato. Questo approccio riflette non solo il desiderio di un Carnevale inclusivo, ma anche la necessità di affrontare seriamente le sfide future legate all’evento.

La questione su Santa Catalina come sede definitiva del Carnevale è ora più che mai attuale. È indispensabile discutere e pianificare in modo strategico la gestione di questa importante tradizione culturale, a beneficio di tutti i cittadini e degli appassionati che partecipano a questa celebrazione unica.