Isole Canarie

La ricchezza linguistica delle Isole Canarie: un viaggio nella curiosità dei canarismi

Il vocabolario delle Isole Canarie, ricco di canarismi e influenze linguistiche, presenta termini unici come “zurriago”, riflettendo la complessità culturale e storica dell’arcipelago.

Il vocabolario delle Isole Canarie è un mosaico ricco e variegato, espressione di una cultura unica che affascina chi visita l’arcipelago. Tra le parole che si distinguono, ce ne sono alcune così peculiari da sorprendere non solo i turisti, ma anche gli stessi abitanti delle isole. Una di queste parole, il cui suono ricorda la lingua basca, suscita curiosità e un certo disorientamento. Come mai una parola tipica delle Canarie sembra appartenere di più al linguaggio vasco piuttosto che allo spagnolo parlato nel resto della Spagna?

La ricchezza linguistica delle Isole Canarie: un viaggio nella curiosità dei canarismi

Un vocabolario imponente e diversificato

Il lessico spagnolo è vasto e sorprendente, con oltre 93.000 parole secondo la Real Academia Española. Tra queste, circa 19.000 sono americanismi, senza considerare i termini specifici delle varie regioni. Se a questo dizionario si aggiungono le parole incluse nel Dizionario Base dei Canarismi, la cifra aumenta notevolmente, superando le 10.000 voci. Queste comprendono non solo parole singole, ma anche espressioni, frasi fatte e proverbi tipici delle Isole Canarie. Risulta praticamente impossibile conoscere esaustivamente tutte queste parole, molte delle quali stanno lentamente cadendo in disuso o sono destinate all’estinzione a causa della loro complessità o rarità di utilizzo.

La parola che ricorda il Euskera

La parola che ha catturato l’interesse è “zurriago” o “zurriaga”. Questo termine ha un significato piuttosto specifico e, sorprendentemente, pochi canari lo utilizzano regolarmente. È possibile che anche tra gli abitanti ci sia confusione sul suo utilizzo, poiché può sembrare un termine importato da un’altra parte della Spagna. Tuttavia, “zurriago” è un canarismo autentico, la cui origine non è ben definita, ma che è sicuramente parte del patrimonio linguistico dell’arcipelago.

In colloqui quotidiani, si usa per etichettare una persona disonesta o di mala condotta. Ad esempio, si potrebbe dire: “Il capo non paga ciò che deve, è un zurriago.” Nonostante la sua utilità, molti potrebbero non riconoscerne il significato immediatamente, dimostrando quanto sia affascinante e complesso il linguaggio locale.

Influenze e differenze dei canarismi

I canarismi, come molteplici aspetti dell’identità canaria, sono stati influenzati da diverse lingue nel corso della storia. Tra le più significative ci sono lo spagnolo antico, il portoghese, l’arabo e le lingue degli antichi abitatori dell’arcipelago. Una delle caratteristiche più evidenti dell’italiano parlato nelle Isole Canarie è la sua fonetica unica, caratterizzata dalla perdita o indebolimento delle consonanti finali e dall’aspirazione della “s” alla fine delle parole, un fenomeno noto come seseo.

Inoltre, ci sono variazioni significative tra le diverse isole, dove particolari parole e pronunce possono variare di località in località. Per esempio, a Tenerife si possono trovare termini distinti rispetto a Gran Canaria; qui si usa “cotufas” per le pop corn e “roscas” per riferirsi a dolci caratteristici.

La pronuncia dolce, l’aspirazione della “s” finale di sillaba e l’uso di “ustedes” invece di “vosotros” avvicinano il linguaggio canario allo spagnolo parlato in America Latina. Questa vicinanza è il frutto di un’intensa interazione storica tra le Canarie e il continente americano. Il dialetto canario non è solo una variante regionale dello spagnolo, ma è anche un vivido riflesso della storia, della cultura e dell’identità delle Isole Canarie.