Isole Canarie

La ripresa del Rastro di Santa Cruz: preoccupazioni e speranze per i venditori

Il Rastro di Santa Cruz a Tenerife riprende dopo una pausa, ma i venditori affrontano incertezze e sfide economiche. Cristal, madre single, teme per il futuro delle sue attività.

La ripresa del Rastro di Santa Cruz di Tenerife, dopo una pausa di due domeniche dovuta a divieti e alla mezza maratona, ha ridato vita all’area intorno al Mercato di Nostra Signora d’Africa. I commercianti, già da tempo in attesa di questo momento, ora si trovano a dover affrontare sfide tangibili per il futuro, mentre esprimono la loro gratitudine per la riapertura che offre una boccata d’ossigeno alle loro attività.

La ripresa del Rastro di Santa Cruz: preoccupazioni e speranze per i venditori

Ritorno del Rastro e sfide per i venditori

Dopo un’interruzione causata da divieti e eventi sportivi, il Rastro di Santa Cruz è tornato a riempire di visitatori le strade e i mercati. Questo mercato alla domenica è un appuntamento atteso non solo per i turisti ma anche per i residenti, che affollano le bancarelle in cerca di affari e prodotti artigianali. Gli operatori commerciali sono consapevoli che i giorni di rastro possono portare a un incremento esponenziale delle vendite, grazie al grande afflusso di persone che passeggiano nel centro.

Tuttavia, non tutti i venditori operanti in quest’area possono godere della stessa sicurezza economica. Le casette azzurre situate lungo la rambla José Manuel Guimerá eccellono nel far crescere il loro business durante le domeniche di mercatino, ma sono soggette a una crescente incertezza. Infatti, è in corso un dibattito interno su come il comune gestirà l’allocazione delle aree di vendita nelle prossime settimane.

Il trasferimento della location del Rastro, deciso dal comune, è dovuto a motivazioni tecniche e normative. Qualora non vengano rispettate le regole, il mercato potrebbe subire una chiusura automatica. Questo mette in ansia non solo i venditori, ma anche i lavoratori che dipendono da queste opportunità per sostenere le proprie famiglie.

Le preoccupazioni di Cristal e le sue sfide giornaliere

Tra i tanti volti del Rastro, spicca la figura di Cristal, una venditrice madre single di tre figlie che esprime la sua preoccupazione per il futuro. Con tristezza e speranza, Cristal esprime il desiderio che il Rastro non venga chiuso, indicando la sua figlia più giovane di circa 15 anni. Questa immagine rappresenta perfettamente la lotta quotidiana di molte famiglie che vedono nel mercato un’importante fonte di sostegno economico.

Ella racconta di come, nei giorni in cui non si tiene il Rastro, il suo guadagno sia estremamente limitato, spesso non superando i 90 euro in una giornata. Sebbene all’inizio della settimana lavori anche in una casa, i proventi di quel lavoro non sono paragonabili a quelli che riesce a guadagnare presso la sua bancarella. Per Cristal, il Rastro rappresenta più di un semplice mercato; è una via per garantire un futuro migliore per le sue figlie.

Inoltre, Cristal solleva un tema importante: la mancanza di riconoscimento sociale rispetto alla vera origine delle casette. Mentre molti visitatori associano automaticamente queste strutture al Rastro, in realtà appartengono a un’organizzazione chiamata La Recova. Questo divario di percezione crea una certa solitudine tra i venditori, che si sentono esclusi e poco considerati, amplificando le sfide a cui devono far fronte.

La speranza per un futuro migliore

La tornata del Rastro ha acceso spiragli di speranza per molti venditori, ma le incertezze rimangono. L’abilità di adattarsi e trovare modi per superare gli ostacoli diventa cruciale in questo contesto incerto. Diverse famiglie, simili a quella di Cristal, continuano a tenere alta la guardia riguardo al futuro delle loro attività. Alcuni già stanno valutando possibili piani B, nel caso in cui il mercato dovesse chiudere di nuovo o subire altre restrizioni.

La comunità del Rastro è unita nella lotta per il mantenimento di questa tradizione locale, consapevole che il sostegno reciproco e la consapevolezza sociale possono risultare decisivi. Gli ostacoli rimangono, ma gli operatori commerciali si preparano a resistere e a lottare per il loro posto nel mercato, tanto per il proprio sostentamento quanto per il valore culturale che il Rastro rappresenta per la città di Santa Cruz.