Asempleo, l’associazione che rappresenta l’80% della fatturazione delle agenzie di lavoro e delle imprese di lavoro temporaneo in Spagna, ha recentemente comunicato che, a due anni dall’implementazione della riforma del lavoro, le necessità di assunzione temporanea nel mercato spagnolo rimangono in linea con i livelli pre-riforma. Nonostante i tentativi di modificare la precarietà lavorativa, i dati evidenziano che la domanda di lavoro temporaneo è ancora elevata, dimostrando la continua dipendenza del mercato spagnolo in settori come i servizi, il turismo, l’agricoltura e la logistica.
I dati sul lavoro temporaneo nel primo semestre del 2024
Durante il primo semestre del 2024, le agenzie di lavoro temporaneo hanno gestito un incremento del 2,9% di lavoratori unici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato evidenzia una stabilità nella domanda di manodopera temporanea, nonostante le modifiche normative introdotte con la riforma del lavoro. Il presidente di Asempleo, Andreu Cruañas, ha sottolineato che la riforma, attuata a partire dal primo trimestre del 2022, ha portato a una riduzione statistica della temporaneità, eliminando alcune tipologie di contratto, come quello di opera e servizio, e promuovendo invece contratti a tempo indeterminato discontinui. Tuttavia, queste modifiche non hanno alterato la struttura delle necessità occupazionali delle aziende spagnole, che continuano a necessitare di personale in base alle fluttuazioni stagionali e alle richieste puntuali di lavoro.
Il quadro occupazionale in Spagna: crescita e criticità
Asempleo ha fornito un’analisi più ampia sul panorama occupazionale in Spagna, che risulta essere misto. Dalla data di attuazione della riforma, l’occupazione è cresciuta dell’8% su base annua, mentre il tasso di disoccupazione ha visto una riduzione del 17,5%. Tuttavia, nonostante questi dati positivi, permangono problemi strutturali nel mercato del lavoro. La disoccupazione continua a registrarsi in doppia cifra, con un tasso del 11,21% nel terzo trimestre del 2024, e il paese mantiene uno dei livelli più alti di disoccupazione giovanile nell’Unione Europea, con il 26,9%. Anche il tasso di disoccupazione tra le persone oltre i 55 anni rimane significativo, attestandosi al 10,1%.
Preoccupazioni sulla flessibilità e sul mismatch del mercato del lavoro
Uno dei dati ritenuti allarmanti da Asempleo è la cosiddetta “holgura” lavorativa, che raggiunge il 19,4%. Questo indicatore mette in luce il disallineamento tra l’occupazione disponibile e le aspettative dei lavoratori, collocando la Spagna come il paese con il maggior disallineamento in Europa. Andreu Cruañas ha dichiarato che questa situazione evidenzia le carenze del mercato del lavoro spagnolo, specialmente in un contesto di espansione economica. La disoccupazione giovanile e i tassi di disoccupazione di lunga durata richiedono un intervento urgente e coordinato per implementare politiche attive del lavoro che favoriscano la competitività delle aziende e creino opportunità per i lavoratori.
Il ruolo delle agenzie di lavoro temporaneo nel panorama occupazionale
In questo contesto analitico, Asempleo ha evidenziato l’importanza delle ETT e delle agenzie di lavoro come un “valore rifugio” per le imprese. Queste strutture forniscono sicurezza giuridica, accesso a capitale umano e flessibilità in periodo di picchi produttivi o di esigenze temporanee. Secondo i dati forniti da Asempleo, un terzo delle persone che iniziano a lavorare attraverso un’agenzia di lavoro temporaneo trova impiego direttamente presso l’azienda utilizzatrice. Questo dimostra come il settore possa rivelarsi un valido alleato per il reinserimento nel mercato del lavoro di persone che hanno vissuto periodi di inattività, offrendo anche un primo approccio ai neofiti nel mondo professionale.