Alle Canarie, e in particolare a Lanzarote, il turismo del Regno Unito continuerà a guadagnare terreno fino alla fine del 2025. La patronale del settore prevé un aumento consistente dei flussi da Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, una dinamica che, secondo le ultime elaborazioni dell’Istac (Instituto Canario de Estadística), rafforzerà il peso economico del turismo nei sette comuni dell’isola.
Prospettive per la fine del 2025
Le stime per il trimestre conclusivo dell’anno indicano un saldo positivo trainato dai turisti britannici. Di conseguenza, la crescita attesa dal mercato del Regno Unito si affiancherà al progresso di altri bacini europei in espansione, come Irlanda, Francia e Italia, con un impatto favorevole sull’attività delle imprese turistiche locali.
D’altro canto, permane il timore di un calo del mercato tedesco, in flessione sin dall’inizio del 2025 e senza segnali, al momento, di un’inversione netta. Inoltre, tra ottobre e dicembre si prevede un leggero arretramento del turismo scandinavo, mentre dovrebbero crescere lievemente gli arrivi da paesi extraeuropei. Per quanto riguarda il mercato nazionale, le aspettative mirano a replicare i livelli registrati nel 2024, in linea con le previsioni condivise dal comparto.
Mercati in crescita e in calo
Un aspetto rilevante è la divergenza tra i principali mercati europei: da un lato, la spinta dei visitatori di area britannica, irlandese, francese e italiana; dall’altro, la contrazione del mercato tedesco. Secondo l’Istac, l’incremento delle provenienze in crescita contribuirebbe a compensare le perdite attese sui segmenti in calo, sostenendo il volume generale di arrivi verso i sette comuni di Lanzarote e stabilizzando il turismo del Regno Unito come primo motore della domanda internazionale.
Livelli di occupazione previsti
Su questa base, gli operatori puntano a livelli di occupazione elevati, con differenze limitate tra hotel e strutture extralberghiere. Per ottobre, l’obiettivo è di sfiorare una media dell’82% dei posti letto disponibili sul mercato, con le case vacanza tenute al margine di questa misurazione. La tendenza consoliderebbe il ruolo dei turisti britannici nelle performance di vendita del periodo.
Successivamente, per novembre il settore alberghiero mira a raggiungere circa il 79% di occupazione, sulla scorta delle prenotazioni già confermate; gli operatori di appartamenti e complessi similari si dichiarano più ottimisti, con una previsione che supera l’81%.
Le stime risultano più caute per dicembre: negli hotel si confida nel superamento del 74%, mentre nell’extralberghiero l’obiettivo è di avvicinarsi al 78%. Questi valori chiuderebbero l’anno con un quadro di occupazione solido, in cui il turismo del Regno Unito manterrebbe un peso determinante.
Fatturazione, lavoro e investimenti
L’orientamento positivo sulle vendite dovrebbe riflettersi anche sulla fatturazione, in particolare in ambito alberghiero. Come rileva l’Istac, molti operatori confidano di continuare a collocare le camere a tariffe più alte rispetto a quelle offerte nei mesi recenti, una tendenza che rafforzerebbe i ricavi medi per posto letto e la marginalità delle strutture.
Inoltre, le previsioni sono favorevoli anche sul fronte dell’occupazione, soprattutto nel segmento degli appartamenti e dei complessi extralberghieri. Parallelamente, si attende la concretizzazione di nuovi investimenti, con maggiore incidenza nell’hotellerie, a supporto dell’ammodernamento dell’offerta e della competitività della destinazione.
In sintesi, le proiezioni per l’ultimo trimestre dell’anno indicano un avanzamento del turismo del Regno Unito e dei mercati europei in crescita, bilanciando il calo tedesco e la lieve flessione scandinava. Le percentuali di occupazione previste per ottobre, novembre e dicembre e l’atteso miglioramento della fatturazione, insieme a occupazione e investimenti in ascesa, delineano una chiusura di 2025 stabile per il sistema turistico dei sette comuni di Lanzarote.