A Las Palmas de Gran Canaria, la Sezione Prima dell’Audiencia Provincial apre martedì il processo a un tassista accusato di due presunti abusi sessuali commessi nel suo veicolo, una delle vittime è minorenne. I fatti risalgono a gennaio 2020. La Procura chiede 16 anni di carcere, misure di allontanamento prolungate e un indennizzo economico per ciascuna giovane.

Il primo episodio nella notte di Capodanno
Secondo l’accusa, il 1 gennaio 2020, alle 4:45, l’imputato J. A. C. prese a bordo una giovane che usciva dall’ormai chiusa terrazza Tao. Seduta dietro, la ragazza sentì il tassista dirle che la vedeva «pensierosa» e che «si vedeva che aveva sofferto molto in passato».
La giovane, sorpresa dal tono della conversazione, notò che la fissava «costantemente» dallo specchietto retrovisore, aggiungendo «che aveva molta negatività dentro» e che sapeva che «le erano successe cose che non si meritava».
La vittima riferisce che la situazione le provocò «uno stato di ansia sempre maggiore», circostanza di cui si rese conto lo stesso imputato.
Il tassista, secondo la ricostruzione, fermò l’auto in un parco, uscì e si sedette sul sedile posteriore dicendole «che si sdraiasse per calmarsi». L’atto di accusa del Ministero Pubblico indica che, «mosso dall’intento di soddisfare i propri desideri sessuali, l’ha palpeggiata», mentre la giovane gli urlava, per due volte, di smettere.
L’uomo la lasciò andare e la ragazza denunciò i fatti lo stesso giorno.
Il secondo caso riguardò una minorenne
Due giorni dopo, sempre secondo l’accusa, il tassista avrebbe ripetuto la condotta con una minore seduta sul sedile anteriore. Le disse che «doveva lasciare la cattiva energia alle spalle, che le avrebbe fatto una pulizia» e che «doveva riempirsi di energia positiva».
Come riportato nell’atto, «toccandole con intento lascivo la coscia mentre guidava e cercando di prenderle la mano», alla quale la minore «si spostò per quanto possibile per impedirlo». Anche in questo caso, la denuncia fu presentata nella stessa giornata.
Le richieste della Procura
Per ciascuno dei due reati contestati, la Procura sollecita otto anni di reclusione. Inoltre, chiede il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri e di comunicazione con le vittime con qualsiasi mezzo per 18 anni. Viene richiesto anche un indennizzo di 45.000 euro per ognuna.
Le due denunce presentate immediatamente dopo i fatti e le testimonianze raccolte saranno valutate dalla Sezione Prima dell’Audiencia Provincial di Las Palmas. Il dibattimento dovrà stabilire le responsabilità penali e le eventuali misure sanzionatorie a carico del tassista.




