Le rovine, custodi di storie e memorie di tempi passati, continuano a resistere al passare del tempo, mantenendo viva la loro bellezza nonostante la decadenza. Queste strutture abbandonate raccontano di epoche in cui furono protagoniste, offrendo spunti di riflessione su come il passato possa influenzare il presente. In questo articolo, esploreremo le rovine più belle del mondo, con un focus particolare sull’Elevador de La Gordejuela di Tenerife, primo nella lista stilata dalla rivista Civitatis.
Elevador de La Gordejuela: una testimonianza del passato di Tenerife
Costruito nel 1903, l’Elevador de La Gordejuela si affaccia maestoso sull’oceano Atlantico, rappresentando un’importante eredità storica per l’isola di Tenerife. Questa struttura fu realizzata per ospitare la prima macchina a vapore dell’isola, destinata a sollevare l’acqua sotterranea necessaria per l’irrigazione dei campi. L’Elevador, progettato dall’ingegnere militare José Galván Balaguer, operò solo per pochi anni, interrompendo il suo funzionamento a causa della diminuzione delle esportazioni agricole che ne compromettevano la sostenibilità economica.
Nonostante la sua breve vita operativa, l’Elevador de Gordejuela è oggi un simbolo del progresso industriale dell’epoca, affiancato dalla bellezza scenica della Rambla de Castro, un’area naturale protetta che offre una straordinaria varietà di flora e fauna. Qui si possono ammirare numerose specie locali, come le palme canarie e i drago, e avvistare uccelli come il cernícalo e il herrerillo comune. La posizione privilegiata dell’Elevador lo rende una meta imperdibile per gli appassionati di natura e storie dimenticate.
Un percorso tra storia e natura nella Rambla de Castro
Il percorso che circonda l’Elevador de La Gordejuela è molto più di una semplice camminata; è un viaggio attraverso la storia. Oltre alla struttura principale, gli escursionisti possono esplorare diverse attrazioni storiche, tra cui la Hacienda de Castro e il fortino di San Fernando, edificato nel XVIII secolo. Questo ultimo, concepito per difendere la costa di Los Realejos dalle incursioni piratesche, conserva tre dei cinque antichi cannoni che un tempo vigilavano il mare.
Un altro punto d’interesse è l’eremita di San Pedro, che custodisce una pregiata statua barocca del santo apostolo. La visita a questi luoghi consente di comprendere la ricchezza culturale e storica della regione, mentre la combinazione di architettura e natura crea un’atmosfera unica, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nella storia dell’isola.
Altri luoghi inquietanti e affascinanti nel mondo
La lista delle rovine più belle del mondo, secondo la pubblicazione di Civitatis, comprende sette luoghi abbandonati, due dei quali si trovano in Spagna. Tra queste c’è il villaggio di Belchite, testimone delle atrocità della Guerra Civile, e Granadilla, un’altra località storica resa celebre dal film “Átame” di Pedro Almodóvar.
Al di fuori dei confini spagnoli, spiccano altre strutture affascinanti come il castello di Bannerman, situato nell’isola di Pollepel nello stato di New York, realizzato in stile medievale. Da non perdere anche il Faro Rubjerg Knude Fyr in Danimarca, una torre che svetta su un’imponente scogliera in terra sabbiosa, e la città fantasma di Kolmannskop in Namibia, le cui abitazioni sono state inghiottite dalle dune desertiche. Ogni sito racconta storie uniche, legate a eventi storici, culturali e naturali che continuano a fascinare i visitatori di tutto il mondo.
La scoperta di luoghi come l’Elevador de La Gordejuela e le altre rovine presenti nella lista di Civitatis invita a una riflessione profonda sulla bellezza della storia e sulla fragilità del nostro patrimonio culturale, un richiamo alla memoria e alla conservazione di questi importanti legami con il passato.