Isole Canarie

L’IGN conferma un terremoto di magnitudo 2,5 tra Tenerife e Gran Canaria a 10 km di profondità

Mercoledì 21 ottobre, alle 10:11, l’Istituto Geografico Nazionale (IGN) ha registrato un terremoto tra Tenerife e Gran Canaria: una scossa di magnitudo 2,5 mbLg nell’area del vulcano de Enmedio, il rilievo sottomarino nel canale che separa le due isole canarie. L’evento, localizzato a 10 chilometri di profondità, non è stato avvertito dalla popolazione e rientra nella serie sismica attiva nell’area.

L'IGN conferma un terremoto di magnitudo 2,5 tra Tenerife e Gran Canaria a 10 km di profondità

Nuovo terremoto nel canale tra Tenerife e Gran Canaria

Secondo i dati dell’IGN, il sisma si è prodotto nell’area del vulcano de Enmedio, nel tratto di mare compreso tra Tenerife e Gran Canaria, a 10 chilometri di profondità. Non risultano risentimenti tra i residenti. Inoltre, questa fascia sottomarina è caratterizzata da attività geologica ricorrente, con movimenti sismici di bassa magnitudo che si verificano con frequenza.

Movimenti a Fasnia Arico e Agaete

Negli ultimi giorni l’IGN ha localizzato diversi eventi sismici di bassa magnitudo lungo il litorale orientale di Tenerife, al largo di Fasnia e Arico, e nel nord di Gran Canaria, in particolare nel Comune di Agaete.

Ad Agaete si sono registrati sei terremoti poco profondi a partire da domenica; uno ha raggiunto magnitudo 2,2 ed è stato avvertito debolmente in varie zone del municipio.

Nell’area di Fasnia e Arico sono stati contabilizzati 55 sismi dall’inizio della sequenza, con magnitudo comprese tra 1,1 e 2,3, oltre a una scossa di 3,4 mbLg percepita a La Orotava, La Laguna e Los Realejos.

Terremoti peculiari

Il direttore dell’IGN alle Canarie, Itahiza Domínguez, ha spiegato che la fascia tra le due isole è “congestionata tutto l’anno”, con una media di 400-500 sismi all’anno, e che “non esiste una relazione diretta tra tutti i movimenti registrati”.

Ha inoltre indicato che la sequenza a Fasnia e Arico è “peculiare per la sua persistenza”, escludendo però che si tratti di un’intrusione magmatica. Ciò che preoccuperebbe sarebbe registrare decine di eventi in un’ora e con magnitudo maggiori, come accaduto nello sciame precedente all’eruzione del vulcano di La Palma nel 2021.

“Se andasse oltre, magari si potrebbe convocare un gabinetto di crisi, ma al momento non si danno le circostanze per farlo”, ha concluso Domínguez.

Il vulcano de Enmedio

Il vulcano de Enmedio è un edificio sottomarino situato a circa 25 chilometri dal faro di Abona (Tenerife) e a 36 chilometri da La Aldea de San Nicolás (Gran Canaria).

La base misura all’incirca tre chilometri di diametro e il rilievo si eleva di 470 metri rispetto al fondo oceanico, a una profondità compresa tra 1.600 e 2.100 metri. Pur non essendo documentate eruzioni storiche recenti, l’area è considerata di elevata sismicità.

Nel settembre 2024 la zona ha registrato una sequenza di 39 terremoti in pochi giorni, con magnitudo fino a 3,1 mbLg, valori in linea con quelli odierni.

L’IGN mantiene una vigilanza costante su questa fascia sottomarina, dove i movimenti sismici sono frequenti per l’attività geologica del sottosuolo.

Il quadro attuale indica un’attività sismica moderata e diffusa tra Tenerife e Gran Canaria, con scosse per lo più deboli e un monitoraggio continuo nel canale del vulcano de Enmedio e nelle aree di Fasnia, Arico e Agaete.