Isole Canarie

Manuel Miranda: Avviare Subito i Nuovi Piani Idrici per Evitare Critiche dall’Europa e Madrid

Manuel Miranda, Consigliere per la Politica Territoriale delle Canarie, sottolinea l’urgenza di sviluppare piani idrici adeguati entro il 2027 per evitare pressioni europee e garantire una gestione efficace delle risorse.

Nella sua recente audizione in commissione parlamentare, il Consigliere per la Politica Territoriale, la Coesione Territoriale e le Acque, Manuel Miranda, ha espresso l’urgenza di iniziare a lavorare sui prossimi piani idrici dei Canari, relativi al quarto ciclo 2028-2033. L’obiettivo è quello di evitare “pressioni e sospetti” sia dall’Europa che da Madrid, sottolineando la necessità di una migliore pianificazione per rispondere alle esigenze idriche della regione.

Manuel Miranda: Avviare Subito i Nuovi Piani Idrici per Evitare Critiche dall'Europa e Madrid

La necessità di piani idrici appropriati

Manuel Miranda ha chiarito che è fondamentale che il Governo delle Canarie non venga più accusato di essere “un inadempiente” durante le negoziazioni con il Ministero per la Transizione Ecologica e il Riconoscimento Demografico. Infatti, uno dei principali problemi persiste: l’isola di La Palma è ancora priva di un piano idrico approvato, senza contare che un altro piano fondamentale, quello di gestione del rischio di alluvioni, è ancora in fase di elaborazione. Miranda ha rimarcato che è imperativo evitare che le sette demarcazioni idrografiche abbiano ritmi diversi nella loro approvazione, con l’auspicio di avere tutto il necessario approvato entro il 31 dicembre 2027.

Il Consigliere ha sottolineato che per facilitare questo processo, è essenziale iniziare a lavorare immediatamente. Ha anche evidenziato che le Canarie hanno attraversato un periodo di ritardi dovuti a una mancanza di pianificazione efficace, che ha portato all’assenza di obiettivi chiari e misure per affrontare le carenze del sistema idrico. Miranda ha messo in guardia contro il rischio di prolungare la pressione esercitata dall’Unione Europea, che influisce direttamente sulla strategia regionale e sulla sicurezza giuridica dei piani idrici.

Coordinamento e assistenza per i piani idrici

Per garantire che i piani idrici siano sviluppati in modo coeso, Miranda ha affermato che il primo passo del Governo delle Canarie è stato quello di rafforzare la coordinazione tra le diverse entità coinvolte. A tal fine, è già stata convocata la commissione permanente dedicata all’acqua, con un cronogramma di incontri per valutare i progressi. Il Governo regionale, attraverso l’agenzia Tragsa, offrirà supporto ai cabildos e ai consigli insulari nella redazione dei vari piani.

Questa iniziativa mira a garantire che tutte le demarcazioni idrografiche siano allineate nei loro sforzi, per evitare di trovarsi in situazioni di emergenza in prossimità delle scadenze per l’approvazione dei piani idrici.

Pressione sulle Canarie e progetti in corso

In sede di commissione parlamentare, Miranda ha ripetutamente menzionato la “pressione” che grava sulle Canarie per quanto riguarda il rispetto della direttiva europea sul trattamento delle acque reflue, dove sono stati segnalati 39 punti di non conformità. Questa situazione ha attratto l’attenzione dell’Europa sul nostro arcipelago, il quale è sotto scrutinio per evitare sanzioni legate al mancato rispetto di tali normative.

Il governo regionale sta lavorando a diversi progetti in vari comuni, tra cui El Cotillo, Yaiza, Playa Blanca e Tamaimo, con l’obiettivo di prevenire sanzioni europee, utilizzando risorse provenienti dal Governo spagnolo e dai fondi europei Next Generation. Per esempio, a El Cotillo è stato affidato a Tragsa il compito di redigere un nuovo progetto per completare la rete fognaria, è stato approvato un budget pluriennale per i lavori e firmato un accordo con il comune di La Oliva.

Dettagli sulle opere di sostenibilità

Le opere previste nel progetto di El Cotillo includeranno l’installazione di tubazioni per connettere le abitazioni alla rete fognaria, il trasferimento della stazione di pompaggio esistente e la costruzione di un serbatoio di accumulo per gestire le acque nere durante episodi di piogge intense. Questi lavori sono previsti per iniziare all’inizio del 2025.

Inoltre, nella zona di El Paso a La Palma, dove ci sono problemi di scarico, Miranda ha risposto a domande ufficiali sulla situazione critica del Barrial, dove attualmente non esiste una rete fognaria e molte abitazioni scaricano nei “pozzi neri”, il che rappresenta un rischio di contaminazione per le falde acquifere locali. Il Consigliere ha messo in evidenza che la complessità orografica di questa area rende difficile l’esecuzione dei lavori, che si prevede dureranno ben tre anni.