Nel cuore turistico di Gran Canaria, a Maspalomas, continua il braccio di ferro tra proprietari di case vacanza a Maspalomas e l’Amministrazione canaria. Un recente parere del Consiglio Consultivo delle Canarie (DCC 411/2025) chiarisce che il trucco della mail con “invito gratis” non evita le sanzioni per gli affitti turistici irregolari. Di conseguenza, l’uso del suolo e la natura economica dell’attività restano l’asse centrale del contenzioso.
Contesto e posta in gioco
La discussione sulle locazioni turistiche nell’area di Maspalomas non riguarda solo le norme urbanistiche. È soprattutto un confronto tra la furbizia del singolo proprietario e la linea dura dell’apparato sanzionatorio regionale. Inoltre, l’incremento degli affitti brevi ha reso più stringenti i controlli sul rispetto delle regole.
L’espediente della mail invito gratis
Alcuni proprietari hanno provato a sostenere che gli ospiti fossero amici o invitati senza corrispettivo economico, inviando una mail con la formula “invito gratis”. Successivamente, hanno cercato di far valere tale documento per escludere l’attività come affitto turistico. Tuttavia, il parere evidenzia che una dichiarazione unilaterale non basta a mutare la natura reale dei fatti.
Cosa afferma il parere DCC 411/2025
Il DCC 411/2025 del Consiglio Consultivo delle Canarie conferma che la semplice etichetta di “invito gratuito” non neutralizza gli indizi che provano un’attività economica. Di conseguenza, quando emergono elementi coerenti con una locazione turistica, l’azione sanzionatoria dell’Amministrazione canaria può procedere.
Prove e responsabilità del proprietario
Nel valutare i case vacanza a Maspalomas, contano i fatti oggettivi: modalità di promozione, ricorrenza dei soggiorni, gestione dell’alloggio e altre evidenze compatibili con un uso turistico. Inoltre, spetta al proprietario dimostrare la gratuità reale e non occasionale dell’ospitalità. In mancanza di riscontri concreti, la tesi dell’invito gratuito non regge.
Implicazioni per le case vacanza a Maspalomas
Il parere rafforza la certezza regolatoria: gli affitti turistici devono rispettare gli obblighi previsti, compresi eventuali requisiti urbanistici e autorizzativi. Di conseguenza, tentativi formali di aggirare la disciplina con una mail non impediscono le sanzioni. Per l’area di Maspalomas e, più in generale, per Gran Canaria, ciò significa controlli più efficaci e minori margini per comportamenti elusivi.
Riepilogo dei fatti principali
A Maspalomas, il Consiglio Consultivo delle Canarie, con il parere DCC 411/2025, ha ribadito che l’escamotage della mail “invito gratis” non esclude la natura turistica di una locazione né blocca le sanzioni. La verifica si basa su elementi oggettivi e sull’effettivo uso degli immobili come case vacanza. Di conseguenza, resta valida la linea di rigore dell’Amministrazione canaria nel contrasto agli affitti brevi irregolari a Maspalomas.