La Segreteria di Stato per le Migrazioni ha reso disponibili 130 posti sulla Penisola per l’accoglienza di minori richiedenti asilo non accompagnati, attivabili tra questa settimana e i primi giorni di novembre. L’annuncio è arrivato da Pilar Cancela durante la riunione del Comitato interamministrativo dei Governi di Spagna e Canarie, che si tiene ogni martedì. Di conseguenza, l’avvio dei trasferimenti dipende ora dall’invio degli elenchi da parte del Governo delle Canarie.
Posti disponibili e minori in attesa
Secondo Cancela, il numero di posti operativi supera al momento quello dei minori da trasferire. Se si sottraggono i 45 minori radicati nelle Isole e i 10 ancora in fase di istruttoria, entro la fine di questa settimana resterebbero meno di dieci ragazzi in attesa di essere reubicati sulla Penisola.
“In una settimana potremmo avere più di un centinaio di posti disponibili in centri della Península, ma senza bambini e bambine da trasferire, perché le autorità canarie non stanno inviando gli elenchi e i fascicoli necessari per poter effettuare i colloqui o i trasferimenti al nostro centro temporaneo di Canarias 50”, ha dichiarato Cancela.
Richiesta di documentazione al governo delle canarie
La segretaria di Stato ha precisato che esistono centri peninsulari con posti liberi riservati a ragazze e minori di 14 anni. Inoltre, ha ribadito la necessità che il Governo delle Canarie trasmetta la documentazione “per poter effettuare le visite nelle strutture autonome e procedere al trasferimento dei minori”. Un aspetto rilevante è l’adeguata preparazione degli atti, indispensabile per programmare le interviste e i movimenti verso il centro temporaneo Canarias 50.
Avanzamento nel sapi e lavoro delle unità mobili
Cancela ha sottolineato che, in circa tre settimane, i bambini e ragazzi inseriti nel Sistema di Accoglienza per la Protezione Internazionale (SAPI) del Governo spagnolo raggiungeranno quota cinquecento. Si tratta di un traguardo che conferma l’ampliamento della capacità statale dedicata ai minori richiedenti asilo.
D’altro canto, su richiesta dell’Esecutivo canario, le unità mobili di Engloba e del Servizio Statale di Migrazioni (SEM) stanno visitando i centri per svolgere colloqui con i minori, allargando il perimetro di intervento inizialmente previsto, che si limitava a ragazze e under 14. Successivamente, una di queste unità si è spostata a El Hierro, dove ha effettuato la valutazione di quattro minori non accompagnati richiedenti asilo.
Il quadro operativo mostra che i posti disponibili sulla Penisola superano i casi in attesa, mentre le attività del SAPI e delle unità mobili proseguono per accelerare i trasferimenti. La trasmissione degli elenchi e dei fascicoli da parte del Governo delle Canarie resta la condizione chiave per completare in tempi rapidi la ricollocazione dei minori richiedenti asilo.