Expedita Pérez León, missionaria comboniana originaria di Gran Canaria, si trova attualmente sull’isola spagnola, dove riflette sugli eventi recenti in Medioriente, in particolare sull’escalation di violenza che ha colpito Israele e Gaza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. La missionaria, che ha prestato servizio in questa regione turbolenta, condivide le sue esperienze e il suo impegno nei confronti delle comunità locali, in particolare le popolazioni beduine della Cisgiordania.
L’esperienza in Medio Oriente
Durante il suo soggiorno nei pressi di Gerusalemme, Expedita Pérez León ha vissuto gli eventi drammatici che hanno segnato il conflitto. Si trovava in una casa della Chiesa cattolica ad Al Azarieh quando la violenza è esplosa. Nonostante le avverse circostanze, ha continuato il suo lavoro con le comunità beduine, dedicandosi all’insegnamento della lingua inglese e sostenendo le donne della zona. La missionaria descrive come molti bambini, in mezzo all’incertezza e alla paura, chiedessero quotidianamente se potessero andare all’asilo o se ci fosse guerra, dimostrando la loro vulnerabilità innocente in tempi di conflitto.
Expedita afferma che il suo obiettivo in quella regione era quello di infondere un po’ di speranza in un contesto di grande tensione e disagio. Le sue parole evidenziano il bisogno di mantenere un senso di normalità tra i più giovani, nel tentativo di costruire momenti di serenità per loro e le loro famiglie. La sua riflessione si sposta verso i gravi problemi politici e sociali che attanagliano il Medio Oriente, evidenziando la necessità di attenzione e cambiamento.
La sua visione sul conflitto israelo-palestinese
Expedita Pérez non si esime dal criticare le attuali dinamiche politiche in Israele, evidenziando la crescente influenza degli ultraconservatori e mettendo in dubbio la leadership di Benjamin Netanyahu. La missionaria non crede che la soluzione al conflitto possa essere la creazione di due stati, come auspicato da alcuni paesi occidentali, tra cui la Spagna. La sua proposta si basa su un unico stato in cui entrambi i popoli possano godere di diritti e opportunità uguali, qualcosa che attualmente è ben lontano dalla realtà.
Secondo Expedita, il sistema attuale crea disparità e divisioni tra le varie popolazioni, lasciando i beduini e le altre comunità in condizioni precarie. L’analisi della missionaria mette in evidenza l’urgenza di riconsiderare le politiche attuali e di costruire un dialogo aperto per affrontare le problematiche in corso. La sua testimonianza è un potente richiamo alla responsabilità collettiva di cercare la pace e la giustizia.
La lotta per la pace e la giustizia sociale
Esperienze difficili hanno contrassegnato il cammino di Expedita, specialmente quando ha assistito a episodi di violenza e privazione nei villaggi beduini. La missionaria ha collaborato con il gruppo “Rabbini per i Diritti Umani”, cercando di migliorare la situazione attraverso la mediazione e la sensibilizzazione. Grazie a questi sforzi, sono stati ottenuti importanti miglioramenti nella sicurezza e nella vita quotidiana delle comunità colpite.
La sua convinzione che la pace non sia solo una speranza lontana, ma una necessità immediata, viene rinforzata dalla consapevolezza del lungo cammino da percorrere. Expedita è determinata a continuare la sua opera, sostenendo che i legami umani e la solidarietà sono fondamentali in un contesto di crisi. La sua missione evidenzia come l’impegno di ognuno possa contribuire a un cambiamento significativo.
Esperienze in Sudan, Turchia e Egitto
Expedita Pérez ha esteso il suo pensiero e la sua azione umanitaria anche in Sudan, Turchia ed Egitto, dove ha accolto e assistito migliaia di rifugiati sudanesi, vivendo in prima persona le sfide e le sofferenze delle popolazioni costrette a fuggire. Durante la sua permanenza in questi paesi, ha assistito all’ascesa al potere di Al-Sisi in Egitto, vivendo momenti di grande conflitto interreligioso e tensioni.
Le sue esperienze sono arricchite dalle storie di vita, come quella di Peter, un bambino sudanese cieco, la cui determinazione a studiare ha ispirato Expedita e molte altre persone. La missionaria ha raccontato come, nonostante le difficoltà, Peter abbia continuato a sognare e a cercare un futuro migliore. Questo giovane ora educatore sociale testimonia la capacità umana di resilienza e speranza.
Oggi, mentre attende di tornare in Israele, Expedita Pérez León si erge come simbolo di pace e giustizia. La sua vita e il suo impegno sono un richiamo potente alla responsabilità collettiva verso il sostegno dei più vulnerabili e una testimonianza che la speranza può prosperare anche nei momenti più bui.