Isole Canarie

Naviera Armas licenzia capi macchinisti: un episodio controverso dopo la vendita della nave

Naviera Armas licenzia due capi macchinisti tramite SMS, suscitando polemiche sulla gestione del personale e contraddizioni rispetto alla promessa di redistribuzione all’interno della flotta.

Nel settore marittimo, i cambiamenti di personale possono generare polemiche e tensioni all’interno dell’organizzazione. Recentemente, Naviera Armas ha licenziato due dei tre capi macchinisti della nave Volcán de Taburiente, ora conosciuta come Andros King dopo essere stata venduta alla compagnia greca Golden Star Ferries. Questa decisione ha suscitato reazioni e domande, in particolare per il modo in cui è stata comunicata.

Naviera Armas licenzia capi macchinisti: un episodio controverso dopo la vendita della nave

Un licenziamento inatteso tramite SMS

Secondo fonti vicine ai licenziati, Naviera Armas ha scelto di informare i due capi macchinisti della loro cessazione tramite un semplice messaggio SMS. Questo approccio, peraltro, non è una novità; la compagnia ha già utilizzato questa modalità per licenziare almeno sette capitani negli ultimi anni. Un metodo che solleva interrogativi sulla gestione del personale e sulle pratiche aziendali della compagnia, come riportato da Atlántico Hoy.

La tradizione dei contratti di alta direzione

Il motivo alla base di questi licenziamenti è legato a una politica adottata da Naviera Armas più di dieci anni fa. Infatti, la compagnia ha iniziato a stipulare contratti di “alta direzione” con i capitani e i capi macchinisti, classificandoli giuridicamente come dirigenti di alto livello. Questo status comporta una serie di differenze significative rispetto ai dipendenti su altri contratti, in particolare per quanto riguarda le condizioni di lavoro e la possibilità di essere licenziati.

I dipendenti con contratti di alta direzione non sono coperti dal contratto collettivo e non hanno rappresentanza nel comitato aziendale. Inoltre, i licenziamenti possono avvenire senza alcun preavviso al comitato. Questi dipendenti, una volta licenziati, hanno diritto solo a indennizzi stabiliti nel contratto; in assenza di un accordo specifico, la legge prevede un’indennità limitata a sette giorni di salario per ciascun anno di servizio, fino a un massimo di sei mensilità.

Il piano di ridistribuzione del personale

In un contesto di cambiamento e di incertezze, Armas aveva precedentemente comunicato la sua intenzione di ridistribuire il personale su altre navi della flotta. Tuttavia, il licenziamento dei due capi macchinisti sembra contraddire questa promessa, alimentando malcontento tra i restanti membri dell’equipaggio. Secondo le informazioni diffuse da Puente de Mando, i licenziati potrebbero decidere di contestare il loro allontanamento, cercando di far valere le promesse fatte dall’azienda riguardo alla stabilità lavorativa.

Nella comunicazione interna, Naviera Armas cercò di rassicurare il personale spiegando che la redistribuzione sarebbe avvenuta secondo il “principio di unità di flotta”. Tuttavia, sembra che i contratti di alta direzione dei capi macchinisti siano stati esclusi da questo processo. La situazione continua a evolversi, e l’attenzione rimane alta sul futuro dei dipendenti della compagnia e sulla direzione che prenderà Naviera Armas.