Il cantante Nil Moliner arriva a Tenerife per chiudere la sua gira con un concerto speciale al Peñón Fest, che celebra l’ottava edizione sabato 25 ottobre nel parcheggio del Palmétum di Santa Cruz de Tenerife. Sul palco anche Dani Fernández, Zahara, Carolina Durante e altri nomi della scena spagnola. Per l’artista catalano sarà una tappa carica di emozione, in attesa dei tre appuntamenti finali dell’anno nei grandi arena e dell’avvio del progetto Nexo con i singoli Tu cuerpo en braille e Ha pasado algo.

Peñón fest e compagni di palco
Il festival canario riunisce alcuni collaboratori abituali di Moliner. Alla possibilità di sorprese condivise sul palco, il cantante risponde con la naturalezza del live: «È qualcosa che mi è sempre piaciuto dei festival, perché ci lasciamo trasportare dal momento e vediamo che cosa succede. A volte è complicato coincidere fisicamente e, quando finalmente ci riusciamo, la maggior parte delle volte ci lanciamo. Non so se sarà questo il caso perché ci piace lasciarlo nelle mani dell’improvvisazione».
Il valore del live per l’artista
Moliner sottolinea quanto il concerto sia il centro della sua proposta: «Sì, il live è ciò che più mi piace perché faccio musica per poterla suonare davanti al pubblico. Mi piace generare qualcosa di speciale, dare forma a un rituale insieme a tutte le persone che sono venute a vedermi o che sono al festival, anche se non sono lì per me. Ho sempre voluto offrire i miei concerti perché i miei follower si divertano tantissimo e perché possa farlo anche chi li accompagna e non è mio fan. Può esserci gente che non mi conosce e mi sta scoprendo in quel momento, e credo di dover offrire la mia miglior carta di presentazione. Mi piace che la gente si diverta e voglia tornare al termine del concerto».
Cosa porterà a Tenerife
La data di Santa Cruz de Tenerife segna l’ultimo show della tournée itinerante degli ultimi due anni: «Sarà un concerto molto emozionante, perché è l’ultimo che facciamo di questa gira che è durata due anni. Dopo questo, ci tocca il finale di tour con i tre arena che abbiamo prima di finire l’anno. Credo che questa tappa a Tenerife sarà davvero emozionante. Mi piace che la gente esca dai miei concerti un po’ più felice di come è arrivata e spero di riuscirci anche qui».
Verso i tre grandi arena
Dopo il Peñón Fest, Moliner guarda ai tre appuntamenti conclusivi: «È stato un lusso. Al Palau Sant Jordi, il 27 dicembre, in un luogo così emblematico, sarà la terza volta che mi esibisco. Al Movistar Arena di Madrid saremo il 17 dicembre e al Navarra Arena, a Pamplona, saremo anche per la seconda volta. Nonostante ciò, non mi ci abituo mai. In questo momento stiamo preparando quei concerti e sono un sognatore. Mi piace dare forma agli spettacoli, crearli ed essere il più ambizioso possibile, perché si tratta di luoghi molto emblematici e grandi e sono certo che sarà qualcosa di unico e meraviglioso».
Legame con Tenerife
Il cantautore ammette di non essersi esibito spesso sull’isola e per questo vive questa occasione con entusiasmo: «Sì, per questo mi emoziona tanto che il finale di gira sia qui. Ho molta voglia di esserci con tutta la mia band e credo che sarà un concerto molto epico, divertente e pieno di energia. Inoltre, per fortuna, abbiamo potuto viaggiare con anticipo, cosa che non possiamo fare spesso. Andremo a goderci la gente e la città perché, inoltre, ho molti amici sull’Isola».
Reti sociali e vicinanza al pubblico
La comunicazione diretta fa parte del suo percorso: «Mi piace raccontare la verità nelle mie canzoni e sarebbe assurdo non farlo anche quando mi comunico con la gente che mi segue. Non mi viene di farlo in altro modo. Ci sono persone che interpretano un ruolo nei social per proteggersi, ed è legittimo. Ma a me viene essere me stesso e comunicare così come sono. Il pubblico che mi segue è la cosa più importante perché grazie a lui sono dove sono, e per questo gliene sono grato».
Interazione e “regali” alla fanbase
Il coinvolgimento dei fan si traduce anche in scelte concrete, come la tournée latinoamericana: «Sì, è stato incredibile. L’ultima volta che siamo andati ho chiesto in quali città volessero che andassi a suonare e siamo finiti nelle più votate. Quelle cose sono una figata. Ora, per esempio, in questa gira mi sono dedicato a fare piccoli blog che pubblicavo sui miei social e lasciavo pillole di nuove canzoni, di cose che accadranno e che la gente che mi segue potrà scoprire prima. Tutto questo permette loro di essere al corrente di tutto e molti lo vivono come un privilegio».
Nexo la nuova fase creativa
Il progetto Nexo segna l’inizio di una nuova tappa: «Per me, Nexo è tutto ciò che arriva di nuovo; è quella connessione tra una canzone e un’emozione, quel cammino e tante altre cose. Per me, la musica è connettere sia con il mio pubblico sia con le emozioni, e per questo mi sento un “nexo” quando sono sul palco. Al di là di questo, è tutto ciò che sta per arrivare e di cui ho già potuto anticipare due singoli, Tu cuerpo en braille e Ha pasado algo. Sono molto felice dell’accoglienza perché è la prima volta che pubblico nuova musica dal 2023, quando ho lanciato Lugar paraíso. Mi emoziona iniziare questa nuova era».
Verso il 2026
Sui piani immediatamente successivi agli show di fine anno, l’artista racconta: «Questi tre concerti che arrivano a fine anno sono una fine, ma anche un inizio. Stiamo creando uno spettacolo come se fosse una transizione: per dire addio a ciò che abbiamo fatto negli ultimi due anni e dare il benvenuto a tutto il nuovo che arriverà nel 2026».
Il Peñón Fest conferma la sua ottava edizione come vetrina per artisti di primo piano e occasione per la chiusura della gira di Nil Moliner a Tenerife. Dopo la tappa di Santa Cruz de Tenerife, il cantautore porterà il suo show nei tre grandi palazzetti di Madrid, Pamplona e Barcellona, mentre il progetto Nexo introduce la nuova musica che guiderà il passaggio verso il 2026.




