Isole Canarie

Nuove prove nel caso di omicidio di Abdelkarim Arifi: il processo prosegue a Gran Canaria

Il processo per l’omicidio di Abdelkarim Arifi a Gran Canaria si intensifica con prove scientifiche e testimonianze che collegano l’imputato Ubay A.A. alla scena del crimine, mentre la difesa si prepara a rispondere.

Il processo per l’omicidio di Abdelkarim Arifi, avvenuto il 24 dicembre 2021 a Vecindario, Gran Canaria, sta prendendo nuova forma. Durante la seconda sessione, sono state presentate evidenze chiave da periti che collegano l’imputato, Ubay A.A., alla scena del crimine. Le indagini continuano a svelare dettagli inquietanti, con richieste di pene severe da parte dell’accusa.

Nuove prove nel caso di omicidio di Abdelkarim Arifi: il processo prosegue a Gran Canaria

Prove scientifiche determinanti

Oggi, durante il processo, due esperti del Servizio Criminalistica della Guardia Civile hanno fornito prove decisive al giurato dell’Audiencia di Las Palmas. Specificamente, il DNA della vittima, Abdelkarim Arifi, è stato rinvenuto sulle scarpe da ginnastica dell’imputato. Inoltre, si è riscontrato DNA compatibile con Arifi anche sull’attrezzo presumibilmente utilizzato per l’omicidio, un martello.

I periti, intervenuti attraverso una video conferenza da Madrid, hanno spiegato che sul manico del martello è stato trovato DNA del presunto omicida. La casa del imputato si trova a circa 400 metri dalla scena del crimine, e il martello è stato ritrovato all’interno di un secchio di cantiere. I periti hanno confermato che, sebbene il martello avesse tracce di DNA, non sono state rinvenute impronte digitali utilizzabili, il che complica ulteriormente la ricostruzione degli eventi.

Testimonianze oculari

Nel corso della seconda udienza, una terza testimone ha dichiarato di aver visto l’imputato la sera fatidica. La testimone, residente nella zona e conosciuta del giudice, ha riportato di averlo visto sopra un monopattino, agitare un oggetto in mano che inizialmente pensava fosse diretto verso la macchina di suo marito. Ha descritto l’imputato vestito di nero e visibilmente alterato, affermando che sembrava “offuscato” dopo aver subito un furto.

Sempre secondo il racconto della testimone, pochi momenti dopo ha notato la vittima con un trauma cranico, mentre tentava di aggrapparsi a un’automobile e a delle grate. Ha udito altre due persone avvertire l’imputato dicendo: “Lascialo, lo stai per uccidere”. Queste dichiarazioni aggiungono ulteriore drammaticità al racconto degli eventi di quella sera, che sarebbe stata affollata da testimoni, tra cui un gruppo di adolescenti che si sono trovati nei pressi del conflitto.

La scena del crimine

Gli agenti della Guardia Civile hanno fornito un resoconto dettagliato su come si sono svolti i fatti. Sono stati delineati tre principali scenari che riguardano l’omicidio: il luogo dell’aggressione iniziale, il sito dove è deceduto Arifi – a circa 190 metri di distanza dal primo punto – e la residenza dell’imputato, dove è stato ritrovato il martello all’interno di un secchio di cantiere.

Dopo aver ricevuto una segnalazione di combattimento con un uomo armato di martello, le forze dell’ordine si sono recate immediatamente sul posto intorno alle 18:15. Al loro arrivo, non hanno trovato tracce visibili di violenza. Tuttavia, a distanza di venti minuti, sono stati avvisati del ritrovamento di un cadavere nella calle Tejina, nei pressi della prima scena, confermando la gravità degli eventi di quel giorno.

Aspettative per il prosieguo del processo

Il processo continuerà con l’interrogatorio di medici legali e dell’imputato stesso. Ubay A.A. si dichiara innocente e per la prima volta avrà l’opportunità di presentare la sua versione dei fatti. La sua difesa è messa a dura prova dalle evidenze scientifiche e dalle testimonianze quotidiane che sembrano inchiodarlo al crimine.

Le prossime audizioni si preannunciano cruciali per il destino dell’imputato e per la ricerca della verità in questo complesso caso di cronaca giuridica. La comunità di Vecindario e l’opinione pubblica in generale seguono con attenzione lo sviluppo del processo, sperando di giungere a una risoluzione giusta ed equa.