Isole Canarie

Parlamento delle Canarie approva piano del PP sui canarismi, Vox contro e parla di indottrinamento

Il Parlamento delle Canarie ha approvato una Proposizione non di legge del Partito Popolare per un piano di promozione e diffusione delle espressioni linguistiche dell’arcipelago, con sostegno a ricercatori, creatori e operatori culturali nella loro recupero; Vox ha votato contro, ritenendo l’iniziativa un possibile indottrinamento. Nel dibattito sono intervenuti esponenti di PP, PSOE, NC-bc, AHI, ASG e CC, con accenti diversi sulla tutela del dialetto canario e dei canarismi come parte del patrimonio culturale.

Parlamento delle Canarie approva piano del PP sui canarismi, Vox contro e parla di indottrinamento

Il piano di promozione dei canarismi

L’iniziativa del PP chiede al Governo regionale di redigere un programma organico per valorizzare e diffondere le espressioni linguistiche canarie, oltre a sostenere progetti di ricerca e azioni culturali finalizzate a recuperare termini e usi locali. Di conseguenza, l’obiettivo è garantire continuità e visibilità al lessico canario tramite strumenti pubblici e collaborazioni istituzionali.

La posizione del PP

Isabel Saavedra (PP) ha sottolineato che si parla come ci si sente e che il «dialetto canario» è il «principale patrimonio culturale» dell’arcipelago, per cui bisogna «usarlo senza vergognarsi». Ha aggiunto: «Difendere i canarismi non è affatto una sciocchezza, siamo molto orgogliosi del nostro modo di parlare, dell’accento, di un’identità culturale unica, parole che ci definiscono come popolo».

Secondo Saavedra, molte espressioni sono «a rischio», perché tra i giovani se ne riduce l’uso. Per questo ha chiesto un piano integrale che protegga e incoraggi la pratica dei canarismi, dato che oggi «ci sono solo iniziative parziali e disconnesse».

Il contributo del PSOE

Yaiza López (PSOE) ha rimarcato la necessità di «curare, insegnare e trasmettere con grande orgoglio» il patrimonio culturale delle Canarie e il dialetto canario. Inoltre, ha proposto di fare leva su università, RTVC e sull’Istituto Canario di Sviluppo Culturale per «promuovere una strategia congiunta, coordinata e sostenuta nel tempo».

Ha osservato che i canarismi non stanno «morendo», ma rischiano di perdere spazio se non vengono trasmessi «con orgoglio». Di conseguenza, non dovrebbero dipendere da «gesti» isolati, bensì rientrare in una politica stabile a favore della cultura e dell’identità canaria.

Le richieste di NC bc

Carmen Hernández (NC-bc) ha definito la lingua un «patrimonio culturale e rispetto delle radici», avvertendo che in Spagna esiste una «minaccia» nei confronti delle diverse lingue. Ha chiesto quindi al PP di essere «fermo» nella difesa delle varie nazionalità e dei territori.

La deputata ha insistito sul rafforzamento del ruolo dell’Academia Canaria de la Lengua, affinché arrivi «più lontano» nella tutela dell’«eredità linguistica», e sull’aumento della formazione del corpo docente, dato che c’è una «ondata» di professionisti provenienti dalla Penisola.

AHI un piano molto necessario

Il portavoce del Gruppo Misto, Raúl Acosta (AHI), ha giudicato «molto necessario» proteggere e diffondere le espressioni proprie delle isole, sostenendo che «non c’è niente di meglio» che conservare il patrimonio culturale «dal pubblico».

Jesús Ramos (ASG) ha evidenziato l’importanza di «preservare» i «tratti identitari» dell’arcipelago, perché «dicono molto» del modo di essere e del comportamento della società canaria.

Le obiezioni di Vox

Javier Nieto (Vox) ha affermato di condividere l’obiettivo generale, ma ha posto un «ostacolo»: a suo avviso non si devono destinare fondi all’«indottrinamento» né «a dire come e cosa devono pensare i cittadini». Ha inoltre criticato NC-bc, che a suo dire trasmette «odio» verso i peninsulari e li «esclude», aggiungendo di non temere la scomparsa di queste parole se i giovani sapranno riconoscerne il «valore».

Allarme di CC sulla globalizzazione

Mario Cabrera (CC) ha richiamato l’attenzione su un processo di «globalizzazione» che riduce l’uso dei «tratti canari» a favore di un «castigliano neutro», con l’effetto di «annullare» l’identità delle isole. Inoltre, in linea con quanto detto da Hernández, ha osservato che la «ondata» di docenti peninsulari nelle aule contribuisce a indebolire l’ancoraggio culturale locale.

Il Parlamento delle Canarie ha dunque dato il via libera a un percorso per valorizzare i canarismi, con un fronte ampio a sostegno del progetto e le critiche di Vox incentrate sul rischio di «indottrinamento». Tra le proposte emerse, rafforzare l’Academia Canaria de la Lengua, coordinare istituzioni e media pubblici e investire nella formazione dei docenti, per preservare il patrimonio culturale e l’uso vivo del dialetto canario.