Un’importante iniziativa è stata lanciata dal senatore di El Hierro, Javier Armas, con l’obiettivo di affrontare la crisi migratoria che colpisce l’arcipelago delle Canarie. Durante un intervento al Senato, Armas ha proposto di organizzare una cumbre sull’isola, coinvolgendo autorità chiave della Commissione Europea, del Governo Spagnolo, del Governo delle Canarie e rappresentanti di altre regioni come le Baleari, Andalusia, Ceuta e Melilla. La proposta intende focalizzarsi sulle misure necessarie per risolvere la situazione, in particolare riguardo ai minors non accompagnati.
La crisi migratoria e il focus sugli immigrati minorenni
La crisi migratoria è un fenomeno complesso che ha visto un aumento esponenziale dell’arrivo di migranti nelle Canarie, un tema di cruciale importanza per Javier Armas. Il senatore ha evidenziato come, dall’inizio del 2024, le Canarie abbiano accolto circa 34.000 migranti, di cui il 10% rappresentato da soggetti minorenni, con circa 3.500 di loro non accompagnati. Questo dato sottolinea l’urgenza di una strategia efficace che possa garantire non solo la sicurezza dei minori, ma anche una gestione adeguata e umana della crisi migratoria.
Armas ha portato alla luce un problema serio, affermando che oltre 5.000 minorenni non accompagnati si trovano attualmente nelle Canarie. Ha anche notato che El Hierro è stata una delle isole più colpite, con 17.276 arrivi, di cui 1.800 minorenni non accompagnati. L’attenzione su questa specifica categoria è fondamentale, poiché i minorenni non accompagnati richiedono cure e protezione speciali, e la loro situazione è spesso precaria. La cumbre proposta vuole quindi diventare un’opportunità per discutere tali questioni e cercare non solo delle soluzioni immediate, ma un piano a lungo termine.
Necessità di un piano chiaro e coinvolgimento dell’Unione Europea
Nell’ambito della sua proposta, il senatore Armas ha sottolineato l’importanza di un intervento diretto da parte dell’Unione Europea. Ha affermato che è fondamentale che l’Unione non solo partecipi attivamente all’accoglienza dei minorenni, ma che metta a disposizione anche risorse materiali e finanziarie per affrontare la crisi migratoria. Secondo Armas, manca attualmente un piano concreto a livello nazionale e internazionale, nonché un accordo su come gestire la redistribuzione dei minorenni.
In sostanza, il senatore ha chiesto un patto nazionale dedicato alla questione, che includa risorse economiche e logistiche necessarie per affrontare il problema sin dalla sua radice. La proposta di Armas include la richiesta di attuare un Real Decreto per affrontare efficacemente la crisi, oltre a suggerire modifiche alla Legge di Extranjería, che attualmente incombono su decisioni politiche divergenti. La mancanza di una strategia chiara in questo ambito ha portato a decisioni spesso improvvisate e inefficaci.
Una chiamata all’unità politica
Javier Armas ha sottolineato che la sua proposta non è mirata a fomentare la divisione politica, ma piuttosto a cercare un consenso su un tema così cruciale come la migrazione. Ha descritto la situazione come “un problema consolidato” che richiede urgentemente un approccio unito e collaborativo. Rivolgendo un appello a tutti i partiti politici, Armas ha enfatizzato che è tempo di lasciare da parte le divergenze per lavorare insieme, con l’intento di trovare soluzioni pratiche e sostenibili.
La proposta di cumbre a El Hierro si prefigge quindi di essere un importante punto di partenza per una riflessione seria e costruttiva sulla crisi migratoria, con l’auspicio che possa segnare un cambiamento significativo nella risposta delle autorità nazionali e europee. La comunità locale e le autorità spagnole sono ora chiamate a mobilitarsi per garantire che la situazione dei migranti, specialmente dei minorenni, venga gestita con la dignità e la cura necessarie.