All’Auditorio Alfredo Kraus di Las Palmas de Gran Canaria, durante il concerto didattico Peer Gynt della Orquesta Filarmónica de Gran Canaria, docenti e studenti di diversi centri hanno lasciato la sala Gabriel Rodó dopo che il narratore e pedagogo musicale Fernando Palacios ha chiesto al gruppo di alunni con bisogni educativi speciali di San Juan de Dios di uscire. L’episodio è stato percepito come discriminazione e ha innescato un gesto collettivo di solidarietà.

L’episodio al concerto didattico
Il concerto, organizzato dalla Orquesta Filarmónica de Gran Canaria con la collaborazione della Fundación Disa, si stava svolgendo nella sala Gabriel Rodó dell’Auditorio Alfredo Kraus quando il narratore si è rivolto al gruppo di studenti con necessità educative speciali di San Juan de Dios, intimando loro di lasciare il recinto.
Di conseguenza, gli insegnanti e gli scolari degli altri cinque centri presenti si sono alzati e hanno seguito fuori i compagni esclusi. Inoltre, anche alcuni musicisti della Filarmonica si sono alzati e hanno abbandonato la sala.
Scuse e prime reazioni
Sia la Fundación della OFGC sia la Fundación Disa, insieme alla consejería de Educación del Governo delle Canarie, hanno chiesto scusa per l’accaduto. Per Lorenzo Esma, direttore gerente della Ciudad San Juan de Dios, l’episodio lascia un duplice messaggio: «Da un lato è stato spiacevole, ma, dall’altro, dimostra che la società in generale è piuttosto sensibilizzata e sa che la inclusione è questo: essere agli eventi in maniera normale». Ha aggiunto: «Sono 30 anni che partecipiamo a questo tipo di eventi organizzati dalla Filarmonica e non avevamo mai avuto alcun problema».
Il racconto di San Juan de Dios
Esma ha spiegato cosa è accaduto durante il recital: «A un certo punto, uno dei nostri alunni del Collegio di Educazione Speciale ha alzato un po’ di più la voce. È ciò che accade normalmente quando si mettono contenti o nervosi, ed è l’abituale quando parliamo di bambini con queste caratteristiche». E ha proseguito: «In quel momento, il presentatore di questa edizione ha richiamato l’attenzione dei bambini e dei professori e poi ha invitato il gruppo a uscire dal concerto. Allora, noi abbiamo lasciato l’Auditorio. Poi, viste le circostanze e in segno di solidarietà, il resto delle scuole che erano lì ha lasciato anch’esso il recinto».
La nota della OFGC
La Fundación Orquesta Filarmónica de Gran Canaria ha diffuso un comunicato in cui lamenta «profondamente gli incidenti accaduti». «La Fundación sente quanto è successo, lontano dallo spirito educativo e artistico che ispira tutte le attività della OFGC. Desideriamo lasciare constatazione che questo incidente, isolato e puntuale, non riflette in alcun modo i valori né la traiettoria della nostra entità», si legge. La stessa nota sottolinea che «da decenni, la OFGC è stata pioniera in Spagna nella programmazione di concerti didattici». E conclude: «Come è nostro dovere, stiamo analizzando quanto accaduto e adotteremo le misure necessarie per garantire che fatti simili non si ripetano».
La posizione della Fundación Disa
La Fundación Disa ha espresso rammarico per quanto avvenuto e ha difeso «la cultura come luogo di incontro, mai di esclusione». «Per noi, che lavoriamo con la massima serietà e rispetto per l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità, è qualcosa che ci rattrista profondamente. Quanto avvenuto contraddice i valori che sostengono il nostro lavoro e per questo questa situazione ci colpisce in modo particolare», affermano.
Il messaggio della consejería di Educazione
Il dipartimento regionale ha apprezzato l’empatia mostrata dai centri presenti, sottolineando che «l’incidente si è prodotto al margine della stessa Orquesta e dei suoi componenti», e ha annunciato che saranno adottate le misure opportune per risarcire l’offesa subita durante il concerto didattico Peer Gynt.
Il caso verificatosi nella sala Gabriel Rodó, durante un evento educativo della Orquesta Filarmónica de Gran Canaria, ha provocato una reazione corale a sostegno degli alunni con bisogni educativi speciali e ha portato a scuse ufficiali e all’impegno ad assumere provvedimenti perché situazioni analoghe non si ripetano.




