A Tenerife, il Cabildo insulare guidato da Coalición Canaria con l’appoggio del Partido Popular porterà in approvazione venerdì il cosiddetto “céntimo forestale”, ovvero la imposta forestale a Tenerife applicata sui carburanti. La decisione arriva dopo la bocciatura delle osservazioni presentate da cittadini, enti e comuni. Il PSOE di Tenerife denuncia un aumento delle imposte mentre l’ente rifiuta di introdurre una tassa turistica per i visitatori.

Decisione del Cabildo e contesto politico
Il Cabildo di Tenerife, presieduto da Coalición Canaria con il sostegno del PP, prevede di approvare la imposta forestale a Tenerife dopo aver respinto le allegazioni presentate durante il periodo di esposizione pubblica. La misura, nota come “céntimo forestale”, consiste in un sovrapprezzo applicato ai carburanti che sarà pagato al momento del rifornimento.
Obiezioni respinte e caso Santiago del Teide
Tra i ricorrenti figura il Comune di Santiago del Teide, amministrato dallo stesso PP, che ha avvertito l’impatto negativo del nuovo tributo sull’economia dell’Isola. Nonostante le critiche di cittadini, enti e ayuntamientos, l’iter della imposta forestale a Tenerife prosegue verso l’approvazione.
La posizione del PSOE sulla pressione fiscale
Secondo il PSOE di Tenerife, l’iniziativa equivale a una tassa sulla benzina che graverà sui residenti a ogni rifornimento, mentre il gruppo di governo continua a negare l’adozione di una ecotassa che, a loro giudizio, dovrebbero pagare i visitatori per contribuire a migliorare i servizi pubblici e proteggere il territorio. Per i socialisti, la imposta forestale a Tenerife trasferisce il costo sui contribuenti locali invece che sul turismo.
Le critiche di Afonso a Dávila e a CC
Il portavoce del gruppo socialista al Cabildo, Aarón Afonso, ha ricordato che CC e la presidente Rosa Dávila «tornano a ingannare i cittadini di Tenerife» dopo aver promesso in campagna elettorale una riduzione delle imposte che, a suo avviso, non è stata rispettata.
La promessa sull’IGIC e il nuovo rincaro
«Ricordi che alle elezioni del 2023 Rosa Dávila e Coalición Canaria ti promisero che, se avessero governato, avrebbero abbassato le imposte, in particolare l’IGIC dal 7 al 5%? Ebbene, governano da due anni e mezzo alle Canarie e anche al Cabildo di Tenerife, e non l’hanno fatto. E ti anticipo già che non lo faranno», afferma Afonso.
Effetti per i residenti secondo i socialisti
Il portavoce aggiunge che, invece di ridurre la pressione fiscale, CC e PP optano per aumentarla proprio su chi più risente del costo della vita nell’Isola: «Da novembre ti faranno pagare di più per riempire il serbatoio del tuo veicolo. Per quell’auto che devi prendere per andare a lavorare, per fare la spesa o per una visita medica. Rosa Dávila e Coalición Canaria si rifiutano di applicare un’ecotassa ai turisti, ma faranno pagare di più ai cittadini di Tenerife per spostarsi nella propria isola».
Imposte e ricadute sociali
Per il PSOE di Tenerife, la scelta evidenzia l’allineamento del PP alle priorità di Coalición Canaria, anche contro il parere di alcuni suoi sindaci, e colloca il Cabildo sulla strada delle imposte regressive. A loro giudizio, ciò colpirà in modo particolare famiglie, autonomi e lavoratori, mentre vengono accantonate misure considerate più progressive come la ecotassa sul turismo. Nel dibattito resta centrale la imposta forestale a Tenerife, percepita dai socialisti come un onere aggiuntivo per i residenti.

 
            


