Isole Canarie

Ripristino della normale viabilità: sospesa la protesta dei conducenti in Spagna dopo la catastrofe del DANA

In Spagna, i conducenti sospendono la protesta nazionale dopo il disastro DANA, ma pianificano nuove manifestazioni per il 28 e 29 novembre, chiedendo migliori condizioni lavorative e pensionistiche.

Gli eventi recenti in Spagna hanno portato alla sospensione della grande protesta nazionale dei conducenti, un’iniziativa pensata per supportare le comunità colpite dalla devastazione causata dal fenomeno meteorologico DANA, che ha colpito in modo particolarmente grave la provincia di Valencia il 29 ottobre scorso. In questo contesto si delinea un panorama di tensione e rischio di nuove paralisi al traffico, con annunci di possibili nuove manifestazioni.

Ripristino della normale viabilità: sospesa la protesta dei conducenti in Spagna dopo la catastrofe del DANA

La situazione attuale dei conducenti

Ricardo Hernández, rappresentante sindacale di Comisiones Obreras ad Arrecife Bus, ha spiegato che se non si raggiungeranno accordi con i datori di lavoro, i conducenti potrebbero riprendere la loro protesta il 28 e 29 novembre. Durante un’intervista rilasciata a La Voz, Hernández ha sottolineato l’impossibilità di un’intesa durante l’incontro della settimana scorsa. Ha messo in evidenza come il numero atteso di servizi minimi fissato dal Cabildo per la giornata di sciopero dello scorso 28 ottobre al 80% potrebbe non essere mantenuto in questa nuova occasione, lasciando spazio a una paralisi più estesa.

Inoltre, i conducenti stanno pianificando di amplificare la loro protesta non solo concentrandosi sulla Stazione di Guaguas, ma estendendosi anche a luoghi di lavoro strategici, alla via Medular e alla Delegazione di Governo. Questo implica un ulteriore aumento della visibilità e una richiesta di maggiore attenzione ai loro diritti e alle loro necessità.

Le ragioni della protesta

La mobilitazione dei conducenti, indetta congiuntamente dalle organizzazioni sindacali CCOO e UGT, mira a un obiettivo specifico: anticipare l’età di pensionamento dei conducenti di veicoli di ogni tipo, fatta eccezione per i tassisti. La richiesta include un’ampia gamma di professionisti del settore, dai conducenti di mezzi pesanti a quelli di mezzi leggeri, fino ai servizi di paqueteria, trasporti urbani e interurbani e guaguas discrezionali.

Questa protesta evidenzia non solo la situazione precaria di molti lavoratori del settore, ma anche la crescente preoccupazione per le condizioni di lavoro e le garanzie pensionistiche, che i sindacati ritengono siano fondamentali per un futuro più sicuro per i loro membri. La volontà di unirsi in una sola voce è chiara e si fa sentire tra le diverse categorie di conducenti, che cercano una dignità lavorativa e una vita migliore.

Prossimi appuntamenti di protesta

Guardando al futuro, la pianificazione di ulteriori giornate di sciopero è già stata comunicata, con altre due date chiave fissate per il 5 e il 9 dicembre. Queste giornate rappresentano un ulteriore passo nel rafforzamento della lotta dei conducenti, poiché si prevede che il malcontento cresca tra i lavoratori se le loro richieste continueranno a rimanere inascoltate.

Le prossime manifestazioni potrebbero portare a un senso di urgenza anche tra i cittadini, che potrebbero trovarsi a fronteggiare disagi nei trasporti pubblici e nei servizi di consegna. L’appello sindacale diventa, quindi, non solo una chiamata all’azione per i conducenti, ma anche un invito alla popolazione a prendere coscienza della situazione critica del settore e a manifestare solidarietà per i diritti dei lavoratori. La tensione è palpabile e il futuro della protesta sembra destinato a evolversi rapidamente nelle prossime settimane.