Isole Canarie

Santa Cruz de Tenerife, Bermúdez chiede più risorse per i senzatetto e minaccia azioni legali

A Santa Cruz de Tenerife il sindaco José Manuel Bermúdez lancia un appello urgente per far fronte alla crisi delle persone senza dimora: chiede più risorse al Governo delle Canarie, al Cabildo di Tenerife e agli altri comuni, sollecita alla Giustizia “efficacia, celerità e comprensione”, annuncia la richiesta di tutela al Diputato del Común e non esclude di rivolgersi ai tribunali. I dati comunali parlano di 732 assistiti dall’inizio dell’anno, con 222 casi legati a disturbi mentali.

Santa Cruz de Tenerife, Bermúdez chiede più risorse per i senzatetto e minaccia azioni legali

Richiesta urgente di risorse

Efficacia”, “celerità” e “comprensione” sono le parole che Bermúdez ha chiesto alla Giustizia, spiegando che i senzatetto continuano a morire in strada senza poter essere presi in carico quando non si riesce a dichiararne l’incapacità. Il Comune chiede con urgenza più mezzi al Governo delle Canarie, al Cabildo e al resto delle amministrazioni per poter assistere questi cittadini.

Bermúdez ha annunciato che l’Amministrazione chiederà amparo al Diputato del Común e non esclude di ricorrere ai tribunali se non arriveranno misure concrete da parte delle altre istituzioni.

Disturbi mentali

Dall’inizio dell’anno i servizi sociali del Comune di Santa Cruz de Tenerife hanno seguito 732 persone senza dimora: 222 presentano patologie di salute mentale, 174 con diagnosi già confermata e 48 con indizi di possibile disturbo. Si tratta di oltre il 30% dei casi in strada, che, secondo il sindaco, non ricevono un’attenzione specifica dal Servizio sanitario canario.

“Il sistema non sta dando risposta a queste persone e la situazione non può continuare così, perché le loro patologie si stanno aggravando; è qualcosa che tutti i residenti della capitale, le imprese e i visitatori vedono e denunciano ogni giorno, perché si stanno generando problemi di convivenza, sanitari e di sicurezza. Quello che non può accadere è che quando questi cittadini hanno una crisi l’ambulanza li porti in ospedale e dopo tre ore li rilascino di nuovo in strada, e lo fanno a Santa Cruz anche se sono stati assistiti nel Nord o nel Sud”.

Il Comune ha inviato in quest’anno 21 relazioni alla Procura per poter intervenire su persone che rifiutano l’assistenza o il trasferimento a una struttura, chiedendone la dichiarazione di incapacità, “e senza il loro consenso non si può fare nulla”. Per otto di queste relazioni non c’è ancora risposta, cinque sono state archiviate e otto ammesse a trattazione, “anche se ciò non implica che il giudice accetti l’incapacità”. Il sindaco ha aggiunto che a Santa Cruz si sono registrati casi di senzatetto per i quali la richiesta di incapacità era stata respinta e che sono poi deceduti in strada.

Diagnosi

La diagnosi presentata dal sindaco e dalla consigliera per l’Attenzione sociale, Charín González, indica che oltre la metà delle persone senza dimora prese in carico dai servizi municipali, il 55%, proviene da altri comuni, da altre isole o da altre comunità: in totale 403 persone.

Bermúdez denuncia casi di senzatetto appartenenti ad altri comuni di Tenerife i cui municipi pagano un posto in strutture di Santa Cruz o semplicemente li dirottano verso la capitale. Chiede ai restanti municipi di attivare risorse nei propri territori, “che rispettino la loro responsabilità e facciano il loro lavoro”.

Secondo il profilo tracciato dal Comune, l’81% degli utenti è uomo e il 19% donna; il 62% è di nazionalità spagnola, il 21% straniera in situazione regolare e il 17% straniera “senza documenti”. Il profilo tipo nella capitale tinerfeña è “uomo di età compresa tra i 40 e i 65 anni”.

Governo delle Canarie

Il Comune chiede all’area di Salute mentale del Governo delle Canarie di creare risorse specifiche per le persone senza dimora con patologie psichiatriche o dipendenze, come miniresidenze, appartamenti protetti e unità mobili di intervento in strada, “con cui effettuare una diagnosi rapida e indirizzare i casi ai servizi adeguati”. Tali risorse, ha sottolineato Bermúdez, devono essere distribuite su tutto il territorio dell’Isola.

Cabildo

Al Cabildo di Tenerife, Santa Cruz chiede l’attivazione di più posti sociosanitari. Il sindaco ha reso noto che il Centro Municipale di Accoglienza (CMA) assiste 27 persone con più di 65 anni per le quali è stata richiesta una collocazione sociosanitaria. “E tuttavia non ce ne hanno concessa neppure una. E l’assistenza per questi cittadini anziani deve essere prioritaria, perché si trovano in situazione di strada”.

Comuni e giustizia

Il primo cittadino ha ribadito l’appello agli altri comuni affinché attivino risorse nei propri territori, “perché non stanno facendo il loro lavoro”. “Se non lo fanno, il Cabildo deve intervenire in via sussidiaria”. Alla Giustizia, Bermúdez ha chiesto “efficacia, celerità e comprensione” nelle procedure di dichiarazione di incapacità per le persone con disturbi mentali. “Se serve un cambio normativo, questo deve essere realizzato con urgenza”.

Il tema delle persone senza dimora è, ha detto, di “estrema importanza” per il Comune. Per l’attuale governo locale (CC e PP) è una priorità assoluta e, “per questo, stiamo facendo un grande sforzo”. “Abbiamo ottenuto, con le nostre risorse, che più di 178 persone abbiano abbandonato la strada nell’ultimo anno. Ma non possiamo continuare da soli in questa questione. I nostri servizi stanno subendo una sovraccarico per l’assunzione di competenze”.

Amparo

Pur avendo già richiesto aiuto in più occasioni, il Comune confida che questa volta le sue istanze vengano accolte e annuncia diverse riunioni con le amministrazioni coinvolte. “Stiamo percorrendo la via del convincimento e, per la prima volta, chiediamo amparo al Diputato del Común. E se tutto questo non funziona, non escludiamo altre strade, come rivolgerci ai tribunali. Servono più risorse e, inoltre, subito, in modo immediato”.

Quattro milioni l’anno

La consigliera per l’Attenzione sociale avverte che il 98% dei posti offerti da Santa Cruz è già occupato, “per cui non possiamo continuare ad assistere questi cittadini da soli; non sono numeri, sono storie di vita che necessitano del miglior intervento possibile”. Il Comune destina ogni anno oltre quattro milioni di euro all’intero sistema municipale di attenzione alle persone senza dimora. Tra le risorse figurano il CMA, appartamenti specializzati, alloggi a bassa soglia e l’unità mobile (UMA).

Piano di decentralizzazione

L’Amministrazione sta lavorando a un piano di decentralizzazione del Centro Municipale di Accoglienza, che oggi dispone di circa cento posti. È prevista la creazione di quattro piccoli centri da circa 25 posti ciascuno. Non si tratta di un compito semplice, ha ammesso la delegata, soprattutto per la ricerca delle localizzazioni.

Il quadro che emerge è quello di un sistema sotto pressione a Santa Cruz de Tenerife, con numeri in crescita e bisogni complessi: la richiesta del Comune è di condividere responsabilità e risorse tra istituzioni e di accelerare gli strumenti legali e sanitari per tutelare le persone senza dimora e l’ordine pubblico.