Un odore nauseabondo lungo la costa di Telde ha messo in allerta i residenti di Melenara e Salinetas. La piattaforma vecinale Meclasa ha depositato un documento al Comune per chiedere risposte rapide e interventi concreti contro il degrado ambientale che sta colpendo il litorale teldense.
Allarme sulla costa di Telde
I residenti, riuniti nell’Associazione di Vicini e Simpatizzanti di Melenara, Clavellinas e Salinetas (Meclasa), segnalano «emanazioni di odori nauseabondi, presenza di acque con aspetto oleoso e una notevole alterazione dell’ambiente naturale, il che genera preoccupazione non solo per l’impatto ecologico, ma anche per i rischi per la salute pubblica, il benessere dei residenti e l’immagine turistica della costa».
Secondo la piattaforma, «si constata una situazione di grave deterioramento ambientale nel litorale del municipio», con effetti che si ripercuotono sulla qualità della vita e sull’attrattività della zona.
La richiesta di ispezioni e trasparenza
Meclasa, tramite il suo presidente Leonardo Hernández, sollecita che «si realizzi con urgenza un’ispezione tecnica e ambientale nella zona interessata, con analisi di acque e suoli, e si pubblichino i risultati in modo accessibile e trasparente», oltre a chiedere che «si informi pubblicamente sull’origine degli sversamenti o delle alterazioni rilevate, includendo possibili responsabilità amministrative o aziendali».
Di conseguenza, l’associazione pretende chiarezza istituzionale e comunicazioni aperte ai cittadini, ritenute essenziali per risalire alla fonte dell’odore nauseabondo e definire azioni efficaci.
Misure urgenti e partecipazione dei residenti
La piattaforma reclamerà interventi immediati per ripristinare la qualità del litorale teldense. Chiede che «si adottino misure immediate per ripristinare la qualità ambientale del litorale, includendo pulizia, controllo degli sversamenti e vigilanza permanente».
Inoltre, Meclasa propone un confronto pubblico: «si convochi un incontro informativo con il nostro collettivo di quartiere, in cui si illustrino gli interventi previsti e si ascolti la voce dei residenti».
Ipotesi sulle cause e posizione sulle gabbie in mare
Nell’area circolano diverse ipotesi sulle cause del deterioramento; tra queste, vengono citate le gabbie di acquacoltura. D’altro canto, dal collettivo precisano di non disporre di dati certi sull’origine del problema riscontrato di recente sulla costa di Telde. Nonostante ciò, Meclasa esige che le strutture vengano spostate «alla collocazione più lontana dalla costa, oppure si proceda al loro ritiro definitivo dall’ambiente costiero di Salinetas e Melenara per l’evidente danno ambientale e sociale che generano».
Attesa di risposte istituzionali
La piattaforma di residenti attende ora una risposta chiara e tempestiva da parte delle amministrazioni competenti per risolvere un problema «che genera rischi per la salute pubblica». L’obiettivo è fermare il deterioramento del litorale e tutelare il benessere dei vicini e l’immagine turistica di Melenara e Salinetas.