Isole Canarie

VIA negativa boccia l’impianto a gas di Totisa al porto di Las Palmas de Gran Canaria

La Consejería di Transizione Ecologica ha emesso una Dichiarazione di Impatto Ambientale (DIA) sfavorevole che mette fine al progetto dell’impianto di gas del Porto di Las Palmas promosso da Totisa. La decisione si fonda sulla mancanza di ubicazioni alternative e sui rischi per la salute pubblica a Las Palmas de Gran Canaria. Gli esperti avvertono che la collocazione scelta, vicina a quartieri abitati e alle principali aree commerciali e turistiche, unita ai venti dominanti, avrebbe incrementato l’esposizione della popolazione agli inquinanti. La DIA precisa inoltre che l’esito sarebbe potuto essere diverso se fossero stati valutati altri siti per l’infrastruttura.

VIA negativa boccia l'impianto a gas di Totisa al porto di Las Palmas de Gran Canaria

Un solo sito vicino a zone abitate

La proposta di impianto di gas era prevista in una parcella di 15.440,80 metri quadrati sui riempimenti della darsena de África, con 38.226 metri quadrati di specchio acqueo e 2.312 metri quadrati di canalizzazioni sotterranee. L’area, compresa tra il dique Reina Sofía e i moli interni della zona nota come La Esfinge, è stata l’unica considerata durante l’iter. Si trova però a circa un chilometro dal quartiere di La Isleta e a due chilometri dai principali poli commerciali e turistici della città. Di conseguenza, e per via del regime di venti dominanti, la Direzione generale di Salute Pubblica ha espresso pareri ripetutamente sfavorevoli.

Rischi per la salute pubblica legati alla collocazione

Il dipartimento regionale ha avvertito che la posizione scelta aumenta l’esposizione agli inquinanti atmosferici per la popolazione della capitale. La DIA ha respinto la documentazione tecnica presentata dal promotore, composta dallo studio di impatto ambientale e dagli studi di dispersione degli inquinanti, ritenendola insufficiente a garantire l’assenza di effetti sulla salute.

Mancanza di alternative e contraddizioni negli elaborati

Secondo Transizione Ecologica, gli elaborati contenevano contraddizioni interne e carenze significative, tra cui spicca l’assenza di un analisi comparativa dei possibili siti. «Questo aspetto, considerato critico dal punto di vista ambientale e sanitario, costituisce la principale problematica del progetto», si legge nella DIA.

Nello specifico, lo studio di impatto ambientale non presentava né analizzava diverse ubicazioni possibili, limitandosi a giustificare la scelta del sito attuale. «Questa assenza di analisi è ritenuta una carenza rilevante», prosegue la dichiarazione, poiché la selezione del sito è determinante sia per la prossimità ai centri abitati sia per l’impatto delle emissioni.

Il vento e l’inquinamento come fattori chiave

La DIA recepisce i pareri che avvertivano sulle implicazioni della collocazione con la città situata lungo la direzione dei venti dominanti e il conseguente trasporto di inquinanti verso le aree abitate. In effetti, Salute Pubblica ha sottolineato che «non si sarebbe espresso sfavorevolmente» sull’impianto di gas se fosse stato localizzato «in un luogo in cui, nel suo perimetro di influenza, non ci fossero persone in modo abituale».

Malattie respiratorie e soglie di inquinamento già superate

Gli aspetti legati alla salute pubblica derivanti dal sito prescelto sono stati decisivi per la valutazione negativa. I pareri alla base della DIA evidenziano la prevalenza dell’asma (15%) e della broncopneumopatia cronica ostruttiva, BPCO (7,3%) nella popolazione canaria, e il maggior impatto su questi gruppi in caso di avvio dell’impianto. Inoltre, risulta che alla stazione di monitoraggio ambientale del Mercado Central i limiti di PM10 e PM2.5 sono già superati, e che la centrale elettrica avrebbe peggiorato la situazione.

Contrarietà istituzionale e sociale al progetto di Totisa

La DIA sfavorevole segna il punto finale per il progetto di Totisa, società che nel 2018 ha richiesto una concessione di suolo all’Autorità Portuale di Las Palmas e che, un anno dopo, ha superato Endesa ed Enagás in una procedura di concorrenza di progetti. Successivamente, l’iter della infrastruttura energetica ha incontrato l’opposizione di collettivi di quartiere e ambientalisti. In seguito si sono pronunciati anche il Cabildo di Gran Canaria e il Comune di Las Palmas de Gran Canaria con una dichiarazione congiunta secondo cui l’opera non rispondeva a alcuna esigenza cittadina, ma solo a interessi economici del promotore.

Il procedimento amministrativo certifica quindi l’inviabilità ambientale dell’impianto di gas del Porto di Las Palmas per la combinazione di collocazione inadeguata, assenza di alternative studiate e rischi per la salute pubblica, in un contesto urbano già esposto a livelli elevati di inquinamento e a condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione.