Ogni giorno, in Spagna, si registrano migliaia di denunce per violenze di genere, un fenomeno che continua a crescere e che ha portato a tragedie inaccettabili. Nel 2024, ben 40 donne sono state uccise dai loro partner o ex partner, mentre continuano ad emergere casi di aggressioni sessuali che destano grande preoccupazione. In questo contesto, si sta alzando l’attenzione su misure di prevenzione e protezione per le vittime di violenza.
Femminicidi: una realtà drammatica
Nel 2024, la Spagna ha già registrato 40 femminicidi, portando il totale dall’inizio del monitoraggio, nel 2003, a 1.285 donne uccise. Tra gli episodi più recenti, un omicidio ha colpito la comunità di Estepa, in provincia di Siviglia, dove una donna è stata assassinata dal marito, che poi si è tolto la vita. Questo caso è attualmente oggetto di indagine. Le statistiche mostrano che l’Andalusia è la regione con il maggior numero di omicidi, con un totale di 266, seguita dalla Catalogna e dalla Comunità Valenciana . Diversi studi rivelano che la fascia d’età con il numero maggiore di casi riguarda le donne trentquattrenni, mentre le vittime minorenni risultano essere 13 e quelle con più di 70 anni 80.
Ogni femminicidio ha conseguenze devastanti; dal 2013, 463 bambini sono rimasti orfani a causa di queste violenze. Le analisi mostrano che la maggior parte degli assassini erano spagnoli, mentre una percentuale significativa di vittime era di origine spagnola o straniera. Le statistiche del Governo indicano anche che il numero di femminicidi non registrati ha creato un clima di paura e sfiducia, dato che solo nel 21,57% dei casi l’aggressore era già stato denunciato per maltrattamenti. Negli ultimi anni, sono emersi anche casi di femminicidi di donne uccise non solo dai partner, ma anche da familiari o conoscenti.
Violenza vicaria: la vulnerabilità dei minori
La violenza vicaria rappresenta un aspetto profondamente inquietante della violenza di genere. Nel 2024, otto minori sono stati assassinati in Spagna come conseguenza di questa violenza, segnando un triste bilancio che si aggiunge ai 61 casi precedenti a partire dal 2013. Gli autori di questi crimini sono per lo più i padri delle vittime, con il 88,5% degli omicidi perpetrati. I dati parlano di un quadro preoccupante in crescita: i corpi di polizia hanno registrato che 1.711 minori sono considerati a rischio di violenza, mentre oltre 12.000 bambini vivono in contesti di vulnerabilità legati a violenze di genere. L’analisi sociologica mostra che oltre 1,69 milioni di minori crescono in famiglie dove la madre è vittima di violente relazioni.
Le statistiche sul fenomeno della violenza vicaria mostrano che, in molti casi, gli aggressori si suicidano dopo aver commesso il reato, rendendo difficile ottenere giustizia per le vittime. Questo scenario invita a riflettere sulla necessità di interventi più incisivi e su un sistema di protezione efficace per i minori coinvolti in queste situazioni.
Denunce e sostegno alle vittime
Dall’inizio del monitoraggio nel 2009, la Spagna ha visto oltre 2,34 milioni di denunce per violenza di genere. I dati più recenti indicano che, nel secondo trimestre di quest’anno, venivano sporte in media 561 denunce al giorno, una ogni 23 minuti. Il Ministero dell’Interno ha sottolineato l’importanza della denuncia e del supporto alle vittime, rivelando che nelle chiamate al numero gratuito 016, impiegato per l’emergenza, sono state registrate oltre 1,36 milioni di telefonate.
Nell’ottobre del 2024, erano oltre 100.000 i casi di violenza di genere seguiti dalle autorità, dei quali il 52% riguardava donne con figli a carico. Questi dati mostrano anche che una vittima su cinque ha subito violenza da più di un aggressore nel corso della propria vita. Il Ministero dell’Interno ha registrato un incremento degli atti gravi di violenza di genere, un aumento che mette a serio rischio la sicurezza delle donne in Spagna.
L’aumento della violenza sessuale
Negli ultimi anni, si è registrato un aumento significativo delle denunce per violenza sessuale. Nel 2022, la media era di 32 denunce quotidiane, di cui 10 per violazioni. Tuttavia, nel primo semestre del 2024, il numero di denunce per aggressioni sessuali è salito a 55 al giorno, mantenendo un grave trend in crescita. È evidente la necessità di un intervento legislativo e pratico per affrontare la questione della tratta e dello sfruttamento sessuale, argomenti spesso trascurati.
Nel 2023, più di 652 donne e 12 ragazze vittime di sfruttamento sessuale sono state liberate dalle forze dell’ordine, evidenziando una realtà cruda che necessita di maggiori risorse e tutele. Sul territorio nazionale, oltre 114.000 donne vivono nella prostituzione, con una stima preoccupante su quasi 27.000 di esse a rischio di sfruttamento sessuale. È fondamentale continuare a lavorare per garantire la sicurezza e la dignità di tutte le donne, sviluppando canali di supporto e protezione adeguati.