Ottobre si muove in territorio di record a Wall Street: le azioni dell’indice S&P 500 hanno toccato nuovi massimi storici venerdì, alimentando il dibattito sulla possibile bolla che però non scoppia. Le politiche monetarie più flessibili sono indicate come il motore degli utili aziendali negli Stati Uniti, mentre i mercati monetari scontano con alta probabilità due tagli dei tassi prima di fine anno. In questo quadro, gli afflussi verso i mercati azionari restano robusti e sensibili all’avidità, nonostante i timori ciclici.

S&p 500 ai massimi e timori di bolla
Con l’S&P 500 a livelli senza precedenti, tornano i timori legati all’altitudine dei prezzi. Ciononostante, l’appetito per il rischio permane elevato. La Casa Bianca guidata da Donald Trump viene percepita come un sostegno alle aspettative sugli utili, mentre la prospettiva di ulteriori stimoli finanziari rafforza il sentiment rialzista.
Politiche monetarie e scommesse di mercato
Neppure lo shutdown del governo statunitense, dovuto alla mancanza di accordo sul bilancio, ha raffreddato gli ordini di acquisto. Pur riconoscendo l’esistenza di una bolla come divario tra crescita reale e crescita degli asset, molti operatori ritengono che vi sia ancora margine per nuovi rialzi. Di conseguenza, le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve sostengono la propensione al rischio.
La tesi di Julius Baer sull’IA
Alcuni analisti vedono nella intelligenza artificiale un driver strutturale. Yves Bonzon, CIO di Julius Baer, afferma: “Le evidenze non apuntan a una burbuja tecnológica, ni a que estemos en el techo del ciclo inversor en IA”. A suo giudizio, i prezzi elevati sono giustificati da aspettative altrettanto elevate: per Julius Baer, gli obiettivi di redditività nel perimetro IA “non sono impossibili da raggiungere”, in quanto ci troviamo in un “superciclo di innovazione con tecnologie dirompenti come internet negli anni Novanta”.
La banca sottolinea inoltre i limiti della valutazione tradizionale di modelli di business emergenti: “Nessuno può valutare questi modelli di business, il loro mercato potenziale né la loro redditività futura, nemmeno con un minimo di precisione. Persino quadri plausibili, come i primi tentativi di dimensionare il mercato potenziale totale del business retail online di Amazon, non prevedevano che Amazon Web Services (AWS) sarebbe diventata una fonte di profitti”.
Comportamento degli investitori e ruolo della fed
L’analisi prosegue sul piano comportamentale: “Osservando il comportamento degli investitori, non ci sono indizi di entusiasmo irrazionale, tranne forse da parte degli operatori retail di Robinhood. In questo senso, le evidenze attuali non indicano una bolla nei mercati azionari pubblici e non riteniamo che il settore dell’IA sia sul punto di implodere. Inoltre, la fine degli sforzi di stretta quantitativa della Federal Reserve e la prospettiva di nuovi tagli dei tassi sostengono il prolungamento delle ultime tendenze”.
Una correzione che molti riterrebbero salutare
Tra i trader è diffusa l’idea che una correzione moderata aiuterebbe a consolidare il trend rialzista. Tuttavia, le attese di ulteriori interventi espansivi della Federal Reserve potrebbero ritardare o attenuare la presa di profitto, mantenendo elevata la spinta verso l’azionario.
Il dato sull’inflazione e le attese sui tassi
Per Jay Woods, chief market strategist di Freedom Capital Markets, i numeri dell’IPC statunitense diffusi venerdì rappresentano un contesto favorevole per chi attende tagli dei tassi la prossima settimana e a dicembre: “Sì, l’IPC ha raggiunto i livelli più alti da gennaio, ma dato che l’attenzione della Fed sembra essere orientata verso il mercato del lavoro, in linea con il suo duplice mandato, questa cifra genererà sorpresa, ma non dovrebbe cambiare la sua attuale strategia di tagli nelle prossime due riunioni”.
Prospettive di breve periodo per wall street
La combinazione di massimi sull’S&P 500, liquidità abbondante e aspettative di politica monetaria accomodante continua a sostenere i listini statunitensi. Le valutazioni restano elevate, ma gli operatori vedono nei trend strutturali, come l’intelligenza artificiale, un possibile cuscinetto. La presenza di rischi, inclusi quelli di bolla, convive con un consenso che, per ora, privilegia il mantenimento delle posizioni e la fiducia nella prosecuzione del ciclo rialzista.




