Il tema della Covid Persistente continua a sollevare preoccupazioni in tutto il mondo, e Gran Canaria non fa eccezione. Il presidente del Cabildo di Gran Canaria, Antonio Morales, ha lanciato un appello accorato affinché il Governo di Spagna acceleri gli studi clinici e la ricerca per identificare nuovi trattamenti terapeutici per i pazienti affetti da questa condizione debilitante. L’istanza è stata formulata durante l’inaugurazione delle prime Giornate dedicate alla malattia, tenutesi presso l’Ospedale Universitario di Gran Canaria Doctor Negrín.
La necessità di maggiore attenzione per i pazienti
Antonio Morales ha messo in evidenza l’importanza di prestare una maggiore attenzione alle persone che continuano a soffrire degli effetti a lungo termine della Covid-19. Durante il suo intervento, ha dichiarato che “ci sono molte persone per le quali il mondo non è ancora tornato a girare”, riferendosi così ai migliaia di pazienti che devono quotidianamente affrontare sintomi come mal di testa, vertigini, problemi di sonno e difficoltà cognitive. Ha aggiunto inoltre che “è inconcepibile che le conseguenze di quanto ci ha fermati quattro anni fa passino quasi inosservate”, sottolineando l’urgenza di un intervento tempestivo e mirato.
Il richiamo del presidente del Cabildo è stato quindi un invito a mobilitare risorse e a garantire che i diritti e le esigenze di quelli che soffrono di Covid Persistente vengano affrontati con serietà e impegno.
L’associazione Covid Persistente e le richieste di un piano regionale
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Covid Persistente Canarias e ha visto la partecipazione di Antonia Pérez, direttrice generale dei Programmi Assistenziali del Governo delle Isole Canarie, e di altri esperti nel campo. Durante le giornate, la psicologa e paziente Inmaculada Pérez del Toro ha chiesto l’istituzione di unità multidisciplinari nelle isole, insieme alla creazione di un piano regionale di assistenza con finanziamenti assicurati.
Secondo le stime fornite dall’Associazione, oltre 70.000 persone nel territorio delle Canarie potrebbero soffrire di forme non diagnosticate di Covid Persistente. Queste cifre si basano su valutazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indicano che tra il 10% e il 20% degli individui colpiti da Covid-19 possono sperimentare sintomi a lungo termine. Nonostante ciò, tra giugno 2020 e giugno 2023, solo 2.156 persone nel territorio sono state diagnosticate ufficialmente. Questo dato è stato considerato dalle associazioni come estremamente sottostimato e motivo di forte preoccupazione.
Il riconoscimento dell’infdiagnosi e le prospettive future
È importante sottolineare che il fenomeno dell’infdiagnosi è stato riconosciuto anche dalla stessa consigliera alla sanità del Governo delle Canarie, Esther Monzón, il che rende ancora più urgente la richiesta di maggiore attenzione e allocazione di risorse per gestire questo problema di salute pubblica. Le Giornate dedicate alla Covid Persistente continueranno ad affrontare le necessità dei pazienti e a discutere strategie per migliorare la qualità delle cure nel territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare sia i professionisti della salute sia la società civile sui danni a lungo termine causati dal virus.
È evidente che la strada da percorrere per garantire una migliore qualità della vita a chi soffre di Covid Persistente è lunga, ma l’attivismo di associazioni e figure istituzionali è un passo importante verso la consapevolezza e l’azione necessaria in questo campo.