Isole Canarie

Allerta del sindacalista: le riforme fiscali rischiano di danneggiare le trattative collettive

Le proposte di riforma del Régimen Económico y Fiscal nelle Canarie suscitano preoccupazioni per il rischio di disuguaglianza e impoverimento, con sindacati che avvertono sulle conseguenze per i lavoratori e i servizi pubblici.

Le recenti proposte di riforma del Régimen Económico y Fiscal nelle Canarie hanno sollevato un acceso dibattito tra sindacati e imprese. Inocencio González, segretario generale di Comisiones Obreras Canarias, ha avvertito che eventuali riduzioni dell’IRPEF o dei contributi aziendali alla Sicurezza Sociale metterebbero a rischio le negoziazioni collettive. Secondo González, interventi fiscali di questo tipo potrebbero apparire come un aumento dello stipendio, ma questo avrebbe esiti negativi sui servizi pubblici e beneficerebbe le imprese senza oneri aggiuntivi.

Allerta del sindacalista: le riforme fiscali rischiano di danneggiare le trattative collettive

Il rischio di una disuguaglianza crescente

González ha messo in evidenza il rischio che le diminuzioni delle tasse possano generare una falsa impressione di aumento retributivo, con conseguenze dirette sui servizi pubblici. Questo fenomeno, secondo il sindacalista, potrebbe portare a una demotivazione dei lavoratori e a una distrazione dal dibattito cruciale sul riparto degli utili aziendali, una tematica fondamentale per garantire un equo trattamento economico. Il segretario di CCOO ha criticato la scarsa volontà di collaborazione da parte del settore imprenditoriale, evidenziando che la resistenza a un unico contratto collettivo per l’ospitalità sia un chiaro esempio di questa mancanza di unità.

La visione di Inocencio González al Parlamento

Durante la sua audizione alla commissione parlamentare per la riforma del REF, svolta lunedì, González ha presentato le sue preoccupazioni accanto a Pedro Alfonso, presidente della CEOE Tenerife. In questo contesto, il sindacalista ha esortato i deputati a fornire una maggiore flessibilità al REF, così da consentire una migliore adattabilità alle fluttuazioni economiche. Tra le sue richieste, ha sottolineato l’importanza di far conoscere i vantaggi del REF alla popolazione delle Canarie, affinché sia compreso e difeso, e ha chiesto la creazione di organi in grado di raccogliere dati reali sull’utilizzo degli strumenti economici da parte delle aziende.

Problemi di impoverimento nella popolazione

González ha avvertito che i tre obiettivi principali del REFcoesione sociale, economica e territoriale — non stanno venendo raggiunti. Ha indicato che il divario rispetto alla media nazionale di povertà si avvicina a nove punti percentuali e che il reddito pro capite è in forte divergenza rispetto alla media nazionale, con le Canarie tra le comunità in cui il costo per il lavoro è ridotto a causa di salari medi molto bassi. Ulteriormente, ha evidenziato che i lavoratori canari hanno visto un abbassamento del proprio potere d’acquisto, situandosi in un negativo 4,5% rispetto ai loro stipendi.

Proposte per una riforma necessaria

Riguardo alle possibili modifiche al REF, González ha suggerito di legare la Riserva per Investimenti Canari alla Formazione Professionale Duale, considerandola come condizione per l’attuazione o requisito per la partecipazione a gare d’appalto. Ha anche criticato l’uso speculativo della RIC, evidenziando che spesso le aziende acquistano beni immobili rimasti inattivi per anni, contribuendo così a una dinamica economica non produttiva. Infine, ha menzionato la Zona Especial Canaria , parte integrante del REF, esprimendo che ci si aspettava di più da questa iniziativa.