Isole Canarie

Ridurre le tasse alle Canarie: la proposta di Pedro Alfonso in Parlamento

Pedro Alfonso, presidente della CEOE Tenerife, propone una riduzione delle tasse per stimolare l’economia delle Canarie, affrontando le preoccupazioni sulla contrattazione collettiva e la necessità di semplificazione burocratica.

Il presidente della CEOE Tenerife, Pedro Alfonso, ha presentato lunedì al Parlamento delle Canarie la sua proposta per una diminuzione generalizzata delle tasse. Questa iniziativa si inserisce nel contesto della riforma del Regime Economico e Fiscal , attualmente al centro di un ciclo di ascolti con esperti ed economisti del settore. Alfonso ha sottolineato la necessità di ridurre la pressione fiscale sulle fasce di reddito medio e alto, inclusa la realizzazione della promessa elettorale della Coalizione Canaria di abbassare l’IGIC al 5%.

Ridurre le tasse alle Canarie: la proposta di Pedro Alfonso in Parlamento

Proposte fiscali per un’energia positiva

Pedro Alfonso ha auspicato l’introduzione di una “fiscalità positiva“, finalizzata a promuovere pratiche sostenibili. Le sue proposte hanno ricevuto un’eco ben diversa da quelle avanzate in precedenza da Inocencio González, segretario generale di CCOO, che ha evidenziato le sue preoccupazioni circa le ripercussioni sulla contrattazione collettiva dovute alla diminuzione della fiscalità per i lavoratori delle Canarie. González teme che una riduzione dell’IRPF possa compromettere i diritti e i benefici dei lavoratori, creando tensioni nel dialogo sindacale.

Alfonso ha insistito sulla necessità di irrobustire il sistema fiscale per incentivare lo sviluppo economico. La coincidenza di visioni opposte all’interno della commissione ha messo in luce le divergenze che caratterizzano il dibattito su come la fiscalità possa influenzare il mercato del lavoro e l’economia locale. La richiesta di abbassare l’imposizione sugli attivi economici è supportata da un’analisi della situazione attuale, che evidenzia la necessità di attrarre investimenti e migliorare la produttività regionale.

Un REF flessibile per attrarre investimenti

In merito agli aspetti finanziari del REF, Alfonso ha chiesto una maggiore flessibilità nella sua applicazione e ha sollecitato riforme strutturali mirate ad attrarre investimenti. L’obbiettivo dichiarato è quello di trasformare questo strumento da un “semplice differenziale fiscale” a un meccanismo per affrontare i problemi strutturali dell’economia locale.

Il presidente della CEOE ha proposto anche di ampliare i termini per attuare la Riserva per Investimenti delle Canarie e di consentire investimenti in software e comunicazione, oltre che nell’edilizia, con particolare attenzione all’edilizia pubblica destinata all’affitto. Sottolinea come questo passaggio non solo stimolerà l’occupazione, ma contribuirà anche a risolvere il problema della carenza di alloggi accessibili nell’arcipelago.

La Zona Speciale Canaria: potenzialità e rischi

Un altro tema cruciale sollevato da Alfonso è stato quello della Zona Speciale Canaria , la quale, pur mostrando un sostenuto ma insufficiente sviluppo, ha avuto un impatto sul PIL e sull’occupazione inferiore all’1%. Secondo Alfonso, è “vitale” migliorare il potenziale della ZEC includendo aziende nel settore finanziario e assicurativo, sebbene questo sia stato oggetto di attenzione e preoccupazione da parte delle forze politiche presenti nel Parlamento. L’inclusione di entità finanziarie è vista come un potenziale rischio, in quanto la Commissione Europea ha storicamente mantenuto una certa reticenza su questo argomento.

Alfonso riconosce le difficoltà passate nella trattativa con Bruxelles, ma è convinto che oggi esistano opportunità grazie ai progressi tecnologici e alla digitalizzazione, che potrebbero garantire il monitoraggio e il controllo necessari del settore. Si fa appello quindi ad una visione più audace e innovativa, mirando a soluzioni che possano portare benefici sia a livello locale che europeo.

Strumenti economici e semplificazione burocratica

Infine, il presidente della CEOE ha proposto l’innalzamento del limite di aiuti regionali da 300.000 a 500.000 euro e una rivalutazione delle agevolazioni per il trasporto delle merci, affinché si adattino ai costi reali. Inoltre, è necessario attivare l’articolo 22 della Legge del 2019 per facilitare l’accesso a finanziamenti da parte delle PMI attraverso l’Istituto di Credito Ufficiale , e promuovere lo sviluppo normativo per migliorare la gestione dei rifiuti.

La semplificazione amministrativa è stata identificata come un elemento chiave per rendere più efficienti e tempestive le misure previste dal REF. La burocrazia, spesso percepita come un ostacolo, frena l’attuazione delle politiche e delle strategie necessarie per un reale progresso economico. La richiesta di Alfonso di chiarire e semplificare i processi burocratici potrebbe essere la chiave per trasformare le proposte in azioni tangibili e proficue per l’economia delle Canarie.