Isole Canarie

Ángel Víctor Torres difende la sua gestione durante la pandemia e respinge accuse di corruzione

Ángel Víctor Torres difende la sua gestione delle emergenze sanitarie durante la pandemia di COVID-19, respingendo accuse di corruzione e affermando che tutte le operazioni sono state trasparenti e regolari.

Il ministro per la Politica Territoriale e già presidente delle Isole Canarie, Ángel Víctor Torres, è tornato a parlare riguardo alla sua gestione delle emergenze sanitarie durante la pandemia di COVID-19, cercando di chiarire la sua posizione di fronte alle recenti accuse e critiche. In una conferenza stampa tenutasi il 14 ottobre 2024, ha affermato con fermezza di non aver mai contattato personalmente aziende per gestire questioni legate alla sanità, insistendo che tutte le proposte ricevute dal suo governo sono state indirizzate ai servizi sanitari canari seguendo rigorosi criteri tecnici.

Ángel Víctor Torres difende la sua gestione durante la pandemia e respinge accuse di corruzione

La difesa di Torres e le accuse di corruzione

Nel corso dell’incontro con i media, Torres ha risposto alle richieste avanzate da Coalizione Canaria e Partito Popolare, che hanno chiesto una revisione della sua posizione e la possibilità di dimissioni per chiarire eventuali responsabilità. Malgrado le pressioni, il ministro ha dichiarato di non aver mai considerato l’idea di dimettersi, sottolineando di sentirsi anzi «più forte di quando ha iniziato» il proprio incarico. Ha aggiunto che se in qualche modo ci sono stati inganni, le persone coinvolte dovrebbero affrontare la giustizia con severità.

Torres è stato al centro delle indagini riguardo alla gestione dei fondi e dei contratti legati all’emergenza sanitaria. A suo avviso, tutte le operazioni sono state eseguite in piena trasparenza e secondo le procedure appropriate. Ha ribadito che le aziende che si sono presentate per ricevere contratti dal governo non sono mai state scelte sulla base di favori personali o contatti diretti, ma seguendo i criteri definiti dai competenti organi sanitari canari.

Riferimenti al caso Koldo Clavijo

Nell’ambito delle polemiche, emergono dettagli anche riguardo al caso Koldo Clavijo, un’altra questione controversa legata a contratti di sanità pubblica. Durante la sua dichiarazione, Torres ha offerto una risposta diretta a un rapporto della UCO, che ha coinvolto il suo nome in connessione con altri intermediari, come Diaz Tapia di Eurofins Megalab. Queste aziende hanno ricevuto contratti per un valore complessivo di ben 5,3 milioni di euro, relativi a test PCR.

Malgrado le dichiarazioni di contatti con Tapia, Torres ha negato di aver mai avuto incontri diretti con lui, affermando di non averne nemmeno riconosciuto il volto, sebbene si sia dichiarato consapevole che possiamo essersi incrociati in situazioni formali, come i lavori del Parlamento. In rapporto alle indagini, ha sollecitato che l’attenzione si concentri su quanto emerso riguardo all’ex ministro Jose Luis Ábalos, evidenziando che non vi è necessità di approfondire ulteriormente su di lui.

Il dibattito rimane acceso e si prevede che la questione continuerà ad occupare i titoli delle notizie, poiché la gestione della pandemia rimane un tema di grande rilevanza e impatto per la società canaria e per l’intero panorama politico spagnolo.