Isole Canarie

Arabia Saudita e OCSE: nuovo accordo per la supervisione dell’intelligenza artificiale in Medio Oriente

La firma di un Memorandum d’Intesa tra l’Autorità Saudita per i Dati e l’Intelligenza Artificiale e l’OCSE mira a migliorare la supervisione e il monitoraggio degli incidenti legati all’intelligenza artificiale nel Medio Oriente.

La recente firma di un Memorandum d’Intesa tra l’Autorità Saudita per i Dati e l’Intelligenza Artificiale e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico segna un passo importante per il rafforzamento della supervisione sull’intelligenza artificiale nella regione del Medio Oriente. Quest’accordo mira a migliorare il monitoraggio degli incidenti legati all’IA, affrontando le carenze di informazioni in un’area geografica in rapida evoluzione in questo settore.

Arabia Saudita e OCSE: nuovo accordo per la supervisione dell'intelligenza artificiale in Medio Oriente

La sfida della mancanza di dati in Medio Oriente

Nonostante il crescente coinvolgimento dei paesi del Medio Oriente nel campo della tecnologia e della regolazione dell’IA, la disponibilità di dati relativi a incidenti e politiche di intelligenza artificiale resta limitata. Questo gap nella raccolta delle informazioni può ostacolare il progresso e l’adozione di politiche efficaci e sicure in materia di IA. Con questo nuovo accordo, rappresentato dalla SDAIA, l’Arabia Saudita adotta una posizione attiva per fronteggiare questa situazione. L’intento è quello di istituire un sistema di monitoraggio più robusto e preciso, in grado di gestire e condividere informazioni sugli incidenti a livello locale e internazionale.

Attraverso la sinergia con l’OCSE, l’Arabia Saudita mira a trasferire best practices e metodologie efficaci per la raccolta di dati sull’IA. Questo approccio proattivo intende garantire che i paesi di lingua araba possano non solo partecipare al dibattito globale sull’IA, ma anche trarne beneficio. La documentazione e l’analisi di incidenti e politiche relative all’IA saranno un punto centrale per le future direzioni strategiche nella regione.

Monitoraggio e documentazione degli incidenti

Il Monitor di Incidenti di IA dell’OCSE rappresenta un strumento fondamentale per mappare e studiare i rischi associati all’assunzione di decisioni tramite sistemi di intelligenza artificiale. La sua funzione principale consiste nel fornire ai legislatori, esperti e stakeholder un quadro chiaro dei potenziali pericoli ed effetti collaterali che possono emergere dall’implementazione dell’IA.

Il memorandum firmato prevede una collaborazione attiva con enti locali per garantire una raccolta più dettagliata e completa delle segnalazioni riguardanti incidenti dell’IA. Non si tratta soltanto di registrare i problemi, ma anche di individuare schemi di rischio che possano prefigurare problematiche future e promuovere una comprensione collettiva della natura degli incidenti legati alla tecnologia. Con questo accordo, l’OCSE potrà arricchire la propria banca dati, che già include oltre 1.000 politiche dell’IA provenienti da 70 paesi nel mondo, con contributi e osservazioni specifiche forniti dai paesi mediorientali.

Un’iniziativa globale per l’IA

La firma del Memorandum d’Intesa rappresenta, inoltre, un’importante parte di un’iniziativa più ampia per sostenere la raccolta e lo scambio di metriche relative all’IA a livello globale. Questa cooperazione internazionale è fondamentale per permettere ai diversi paesi di affrontare assieme le opportunità e le sfide presentate dall’intelligenza artificiale. La creazione di sistemi affidabili di intelligenza artificiale che rispondano ai criteri internazionali è un obiettivo condiviso che può portare a un maggiore sviluppo della tecnologia in modo sicuro e sostenibile.

Il Memorandum è stato siglato durante la terza edizione della Cumbre Global de IA , tenutasi a Riad, che ha visto la partecipazione di oltre 300 leader, esperti e specialisti dell’IA da ciascun angolo del pianeta. Questo evento ha sottolineato l’importanza dell’alleanza tra paesi e organismi internazionali per formare una rete che possa affrontare le sfide emergenti della tecnologia.