Arrecife è stata scelta dal Governo delle Canarie per avviare un progetto pilota di adattamento al cambiamento climatico. L’iniziativa, che mira a rispondere alle ondate di calore con più spazi verdi, zone d’ombra, piste ciclabili e aree di svago, punta a migliorare la qualità della vita e a diventare un modello replicabile in altri comuni dell’arcipelago. Protagonisti: la Consejería di Transizione Ecologica e Energia guidata da Mariano Hernández Zapata, la viceconsejera Julieta Schallenberg, il sindaco Yonathan de León e la Fondazione Ecologia Urbana e Territoriale diretta da Salvador Rueda.

Obiettivi e interventi previsti
Il progetto pone al centro l’adattamento climatico degli spazi urbani di Arrecife. Di conseguenza, sono previsti più alberature e aree ombreggiate, ampliamento della rete ciclabile e nuovi luoghi di incontro e tempo libero. L’azione integra soluzioni basate sulla natura, con l’obiettivo di accrescere comfort termico, salute pubblica e coesione sociale.
Finanziamento e protagonisti
La fase iniziale parte con un budget di 175.000 euro, definito nel corso di un incontro tra la viceconsejera Julieta Schallenberg e il sindaco Yonathan de León. La Consejería di Transizione Ecologica e Energia, guidata da Mariano Hernández Zapata, ha individuato Arrecife come città idonea per sperimentare questo modello.
Il ruolo della FEUT e di Salvador Rueda
L’esecuzione è affidata alla Fondazione Ecologia Urbana e Territoriale (FEUT), diretta dall’ecologo urbano Salvador Rueda, figura di riferimento internazionale nella pianificazione sostenibile, con oltre 400 progetti sviluppati in 144 città del mondo. Rueda ha partecipato al confronto tecnico con le istituzioni locali.
Fasi di lavoro e Manuale di Rinaturalizzazione
Il programma si articola in più fasi: raccolta dei dati di base, sviluppo di uno strumento informatico per l’applicazione del Manuale di Rinaturalizzazione, interventi concreti su spazi urbani e aree verdi di Arrecife e un percorso formativo rivolto a tecnici comunali e agenti locali. Successivamente, il modello potrà essere replicato in tutti i comuni delle Canarie.
Supermanzanas e spazio pubblico
La trasformazione darà priorità alle supermanzanas, ovvero aggregazioni di isolati in cui si limita il traffico interno e si amplia l’area pedonale, restituendo spazio alle persone. Come ha spiegato Salvador Rueda, «questa misura consentirà di recuperare spazio pubblico per le persone, ridurre l’inquinamento e aumentare la biodiversità urbana, contribuendo a mitigare gli impatti del cambiamento climatico».
Canarie come laboratorio di innovazione
Secondo la viceconsejera, «questa iniziativa colloca le Canarie all’avanguardia delle soluzioni basate sulla natura, puntando su un modello urbano più resiliente, verde e sano», aggiungendo: «Arrecife diventa un laboratorio di innovazione climatica dove si applicheranno criteri di sostenibilità e mobilità attiva che faranno da riferimento per altri comuni dell’arcipelago; in definitiva, un progetto pilota che consenta di replicare questo modello di città in tutti i comuni delle Canarie».
Focus sugli ecoboulevard
Per il sindaco, «l’iniziativa ci permetterà di compiere un passo decisivo verso una città più sostenibile, con il triplo di aree verdi, e preparata ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico». Inoltre, ha evidenziato i cinque ecoboulevard già in esecuzione o con progetto definito, in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e mobilità attiva.
Prospettive e replicabilità
Con un impianto tecnico strutturato, il coinvolgimento della FEUT e il sostegno del Governo delle Canarie, Arrecife avvia un percorso di adattamento al cambiamento climatico che combina rinaturalizzazione, riduzione del traffico di attraversamento e nuovi servizi di prossimità. Il progetto intende produrre risultati misurabili e scalabili, offrendo una base per estendere il modello agli altri municipi dell’arcipelago.




