Un caso inquietante di frode ha attirato l’attenzione della cronaca giudiziaria, rivelando come opportunisti possano sfruttare le speranze e i sogni di coppie in cerca di genitorialità. Alexis Ricardo Mateo Déniz, un uomo senza alcuna qualifica medica, è stato condannato dalla Corte Provinciale di Las Palmas de Gran Canaria a quattro anni e mezzo di reclusione per aver raggirato due coppie omosessuali con un falso servizio di consulenza sulla gestazione surrogata. Questo articolo esplora i dettagli della sentenza e le modalità della truffa perpetrata da Mateo.
La condanna e le accuse a carico di Alexis Ricardo Mateo Déniz
La sentenza della Corte di Las Palmas ha stabilito che Alexis Ricardo Mateo ha utilizzato un approccio fraudolento per raggirare le sue vittime, promettendo un servizio di gestazione surrogata mai esistito. Il giudice Pilar Parejo Pablos ha sottolineato come Mateo si fosse presentato ingannevolmente come medico e ginecologo, non avendo alcuna qualifica formale. La sua società, ‘Your Surrogacy‘, operava principalmente online, promettendo assistenza legale e medica per coppie che desideravano intraprendere la procedura di gestazione surrogata in paesi come Russia, Thailandia e Messico.
Durante il processo, l’accusa, rappresentata dalla pubblica accusa Teseida García e dagli avvocati José María Guerra e Alberto Suárez Bruno, ha messo in evidenza la premeditazione dell’imputato, evidenziando come la frode fosse ben orchestrata per ottenere profitti illeciti a spese delle speranze delle vittime. Dall’altro lato, le argomentazioni presentate dalla difesa di Mateo, affidata a Pablo De Palacio De Lassaletta, non sono state sufficienti a smontare l’impianto accusatorio.
Il meccanismo della truffa: come Mateo ha ingannato le coppie
Il modus operandi di Alexis Ricardo Mateo Déniz si è rivelato estremamente abile e manipolativo. Il truffatore prometteva ai suoi clienti una rete di professionisti, fra cui medici, avvocati e psicologi, tutti contribuenti a un processo che avrebbero dovuto credere fosse legale e sicuro. La Corte ha chiarito che Mateo ha occultato informazioni fondamentali, in particolare il fatto che la gestazione surrogata era illegale in Russia per coppie omosessuali.
Un caso emblematico ha visto una coppia versare inizialmente 31.500 euro per iniziare la procedura. Mateo li ha inviati in Russia, promettendo risultati, ma persino dopo ripetuti tentativi di ricevere aggiornamenti sullo stato della gravidanza, il truffatore ha fornito solo scuse, come un presunto aborto, richiedendo ulteriori pagamenti senza mai mostrare prove tangibili. La Corte ha chiaramente evidenziato come le vittime siano state coinvolte in una rete di inganni strutturata, facendole credere che il processo fosse in corso senza alcuna verità sottostante.
Ulteriori inganni e la reiterazione della frode
Nonostante il primo caso fosse già allarmante, vi sono stati ulteriori resoconti di frode. In un altro episodio, una coppia ha ingaggiato Mateo e ha versato oltre 10.000 euro per avviare una procedura di gestazione in Thailandia. Le cose sono precipitate quando Mateo ha affermato che il medico incaricato era stato arrestato. Termina per restituire parte dei fondi, però, ha subito chiesto di continuare il servizio in Messico, guadagnando ulteriori somme, anche di 28.000 dollari.
Le informazioni fornite da Mateo continuavano ad essere inconsistenti e senza fondamento. Quando le coppie chiedevano tutele e aggiornamenti, le risposte si diminuivano e i risultati erano lontani dalla realtà. La Corte ha messo in luce gli schemi di inganno ripetuti, evidenziando come Mateo avesse continuato a sfruttare la buona fede delle sue vittime per incrementare la sua frode. Le coppie hanno pagato ingenti somme, viaggiando senza risultati concreti, mai ottenendo prove reali di una gravidanza.
La sentenza finale e le conseguenze della frode
Il verdetto del tribunale è stato chiaro: Alexis Ricardo Mateo Déniz ha ricevuto una pena di quattro anni e mezzo di prigione, oltre a multe per un totale di 5.400 euro e obblighi di risarcimento delle vittime pari a 95.953,5 euro. La Corte ha spiegato che l’elemento chiave della condotta di Mateo era il suo “inganno deliberato“, utilizzato per mantenere vive le speranze delle coppie ingannate, facendole credere che i loro sogni di genitorialità fossero a portata di mano, mentre la realtà era ben diversa.
Le dichiarazioni rilasciate da Mateo sono state smentite dalla documentazione fornita dalle vittime, e il tribunale ha chiarito che le sue affermazioni non mostravano alcun fondamento di verità, rivelando l’assenza di credibilità necessaria per legittimare qualsiasi sua pretesa. La sentenza ha rappresentato un passo importante per la giustizia, sottolineando l’importanza di tutelare le persone vulnerabili da fraudolenti che, come Mateo, hanno approfittato della delicatezza dei desideri altrui per scopi personali.