RedazioneLa dinamica del settore crocieristico nelle Canarie sta subendo significativi cambiamenti, grazie all’acquisizione da parte di Pérez y Cía di due elementi strategici per la loro divisione crociere. Questa mossa include la rappresentanza delle navi britanniche del gruppo Carnival, attivo nell’arcipelago attraverso brand come P&O e Cunard Lines, e l’importante assunzione di Eugenio Gómez Bermúdez, un professionista di lungo corso con quasi tre decenni di esperienza nella gestione di navi turistiche. André Gómez diventa ora il responsabile sviluppo business per Pérez y Cía, segnando un capitolo nuovo e promettente per l’agenzia marittima spagnola.
L’acquisizione della rappresentanza Carnival
Pérez y Cía ha recentemente ottenuto la rappresentanza della flotta di Carnival nel mercato delle Canarie, in seguito all’assegnazione di un concorso controverso organizzato dal gigante statunitense. Hamilton, che deteneva precedentemente questo contratto, si è trovata a dover affrontare una significativa perdita strategica. Eugenio Gómez ha avuto un ruolo fondamentale nella precedente narrazione, avendo guidato le trattative per rinnovare il contratto con Carnival, assieme a Alfonso Cordero, CEO del gruppo Transcoma, che ha recentemente acquisito tutte le azioni di Hamilton.
Il cambio di staff e la riconfigurazione delle alleanze commerciali nel settore delle crociera non sono solo una questione di competizione commerciale, ma anche di strategia economica e crescita. La rappresentanza di Carnival nelle Canarie rappresenta infatti un’opportunità di sviluppo notevole per Pérez y Cía, che ambisce a consolidare la sua presenza nel settore crocieristico.
Le prospettive di crescita di Pérez y Cía
Javier Ferrer, presidente esecutivo di Pérez y Cía, ha manifestato il suo obiettivo di mantenere la leadership nel settore marittimo e logistico spagnolo, un traguardo che l’azienda persegue dal 1853. Con una forte presenza nell’area caraibica, Centro e Sudamerica, e uffici in nazioni strategiche come Cina e Marocco, la compagnia ha tutte le carte in regola per espandere ulteriormente la propria portata.
Le previsioni a breve e medio termine includono il potenziamento della propria offerta nel mercato delle crociera, in linea con la gestione dei porti di Las Palmas, che ha assunto anche un ruolo chiave nella visione di Ferrer. La presenza di Eugenio Gómez, con la sua esperienza in Hamilton, fatte le necessarie valutazioni, è vista come un ulteriore tassello nella strategia di miglioramento dell’esperienza dei viaggiatori e di valorizzazione economica delle isole.
Innovazione nelle strutture portuali delle Canarie
In parallelo alle recenti manovre aziendali, nei porti di Las Palmas, Arrecife e Puerto del Rosario sono in corso importanti lavori di ristrutturazione delle terminal crocieristiche, sotto la direzione di Global Ports. Questo investimento sta per portare la qualità dei servizi per i viaggiatori a un nuovo livello, elemento essenziale per attrarre crociere in un mercato sempre più competitivo. La ristrutturazione delle terminal, insieme all’acquisizione di un’agenzia con capacità di gestione esperte come Pérez y Cía, indica chiaramente l’orientamento verso un futuro dove le isole diventeranno un punto di riferimento per le vacanze in crociera.
Perdita di talent token in Hamilton
Allo stesso tempo, il settore dei crocieristi sta vivendo anche una certa instabilità interna. La partenza di Eugenio Gómez non rappresenta l’unica significativa perdita per Hamilton. Negli ultimi mesi, anche Guillermo de Ponte, che gestiva le operazioni a Santa Cruz de Tenerife, ha lasciato l’azienda per unirsi a Suardiaz. Inoltre, Juan José Cardona, ex direttore generale dell’azienda e precedente presidente dell’Autorità Portuaria di Las Palmas, ha abbandonato la sua carica dopo un anno, creando ulteriore incertezza nella leadership dell’azienda.
La nuova direzione di Pérez y Cía, unita a queste recenti perdite nel management di Hamilton, sta dando vita a una nuova fase nel competitivo mercato delle crocere delle Canarie. L’evoluzione delle dinamiche professionali, insieme agli investimenti infrastrutturali e alle nuove assunzioni, potrebbe rimodellare notevolmente l’industria nelle prossime stagioni.
