Isole Canarie

Emergenza sanitaria nelle Canarie: oltre 600 letti occupati da pazienti dimessi

Crisi sanitaria nelle Isole Canarie: oltre 600 letti occupati da pazienti dimessi, con gravi ripercussioni sui servizi di emergenza e richieste urgenti per migliorare la situazione.

La sanità pubblica nelle Isole Canarie sta affrontando una crisi senza precedenti, con il sindacato Assemblea 7 Islas che lancia un allarme sul “colapso” del sistema sanitario, in particolare per quanto riguarda i servizi di emergenza. La situazione è particolarmente critica a Tenerife e Gran Canaria, dove un numero significativo di letti ospedalieri è occupato da pazienti dimessi che continuano a rimanere in struttura. Questo articolo approfondirà le cause, le conseguenze e le richieste avanzate per affrontare questa emergenza.

Emergenza sanitaria nelle Canarie: oltre 600 letti occupati da pazienti dimessi

La situazione attuale degli ospedali

Secondo quanto riportato dal sindacato Assemblea 7 Islas, oltre 600 letti sono attualmente occupati da pazienti che hanno ricevuto l’alta medica, ma che non sono stati ancora dimessi dalle strutture ospedaliere. Questa situazione sta gravemente incidendo sulla capacitò operativa degli ospedali pubblici, creando un’onda d’urto che si fa sentire in tutto il sistema sanitario delle Isole Canarie. In particolare, Tenerife conta circa 360 pazienti ancora in ospedale, mentre Gran Canaria ne ha 215.

Questa occupazione delle strutture ha portato a una drastica riduzione della disponibilità di letti per nuovi pazienti, i quali possono arrivare in situazioni di emergenza. Con i picchi previsti di influenza e COVID-19 nei prossimi mesi, il Ministero della Salute ha messo in guardia sulle potenziali ripercussioni di questa situazione già critica. La mancanza di letti disponibili potrebbe portare a liste d’attesa più lunghe e a un deterioramento ulteriore dei servizi di emergenza.

Conseguenze per il sistema sanitario

Il sindacato Assemblea 7 Islas ha avvertito che la saturazione attuale degli ospedali potrebbe avere effetti devastanti sul già fragile sistema sanitario delle isole. Oltre a danneggiare i pazienti che necessitano di cure immediate, questa situazione crea una pressione insostenibile sul personale sanitario, che è costretto a gestire un carico di lavoro sempre più gravoso in condizioni già difficili.

La situazione è aggravata dalla difficoltà nel garantire la qualità delle cure e l’attenzione adeguata ai pazienti. Con un numero crescente di persone che affluiscono nei pronto soccorso, la mancanza di risorse e personale qualificato mette a rischio non solo la salute dei singoli pazienti, ma anche quella pubblica. Le autorità sanitarie sono state messe in guardia dallo scenario critico in cui potrebbero trovarsi nei prossimi mesi, soprattutto in relazione ai virus influenzali e alla persistente presenza del COVID-19.

Richieste al governo regionale

In risposta a questa emergenza sanitaria, il sindacato ha sollecitato la Consejería de Sanidad a intraprendere azioni immediate per migliorare la situazione. Tra le richieste principali, vi sono l’incremento del personale durante i fine settimana e nei festivi, oltre alla necessità di migliorare le infrastrutture dedicate ai pazienti che si recano presso i servizi d’emergenza.

È fondamentale che siano create aree dignitose e adeguate per l’accoglienza dei pazienti che giungono in situazioni critiche, dove possano ricevere le cure necessarie. Le azioni suggerite da Assemblea 7 Islas mirano a garantire una risposta efficace e tempestiva dell’intero sistema sanitario, al fine di evitare un ulteriore aggravamento della situazione.

In sintesi, l’emergenza in corso nelle Isole Canarie deve spingere le autorità sanitarie a reagire con urgenza per evitare gravi conseguenze per la salute pubblica, garantendo una riorganizzazione efficace delle risorse e delle strutture. La salute dei cittadini e la capacità operativa del sistema sanitario sono in gioco e richiedono un’attenzione immediata.