La recente denuncia di Fernando Clavijo sulle politiche migratorie in Spagna ha messo in luce la difficile situazione delle Canarie, colpite da un flusso costante di minori migranti non accompagnati provenienti dall’Africa. Mentre i due maggiori partiti spagnoli, il PSOE e il Partito Popolare, si dibattono in dispute politiche senza trovare una soluzione, il presidente delle Canarie fa appello al principio di solidarietà nazionale per affrontare la crisi.
La mancanza di accordo tra i principali partiti
Fernando Clavijo ha esposto la sua frustrazione dopo aver atteso invano una politica con una visione a lungo termine da parte dei due principali partiti spagnoli. Da tempo, il PSOE e il Partito Popolare stanno discutendo la riforma della Legge sull’Immigrazione, uno strumento necessario per affrontare l’accoglienza di minori migranti che da circa 18 mesi stanno arrivando sull’arcipelago delle Canarie. Questo contesto ha reso la vita difficile per le istituzioni locali, che si trovano a dover far fronte all’emergenza senza il supporto adeguato da parte dello Stato.
Clavijo ha sottolineato che le Canarie non chiedono nulla di straordinario, ma piuttosto che venga rispettato il principio di solidarietà che dovrebbe caratterizzare il vivere civile in un paese democratico. Tuttavia, le trattative tra PSOE e PP continuano a essere complicate, con scarsi risultati in ambiti cruciali come l’immigrazione, la sanità, l’istruzione e i servizi sociali. L’inefficienza e le divisioni politiche in materia di immigrazione sono evidenti, con entrambe le forze politiche che sembrano più concentrate sui propri interessi elettorali che su soluzioni concrete e collaborative.
L’immagine che emerge da queste dinamiche è quella di una Spagna che si dibatte in una sorta di immobilismo, con i grandi partiti incapaci di trovare un terreno comune in un ambito che non dovrebbe essere influenzato da squilibri ideologici. Clavijo ha evocato immagini forti per descrivere questa realtà, paragonando la situazione attuale a un paesaggio desolato e conflittuale, segnando così la gravità della crisi migratoria.
La responsabilità dell’Unione Europea
Oltre alle responsabilità nazionali, Clavijo indirizza le sue critiche anche all’Unione Europea, suggerendo che deve farsi carico della crisi umanitaria legata alla rotta migratoria africana. Secondo il presidente delle Canarie, Bruxelles ha dimostrato una certa indifferenza nei confronti della questione, mentre le cancellerie degli Stati membri sembrano estranee alla realtà dei migranti che arrivano sull’isola di El Hierro, esausti dopo viaggi estremamente pericolosi.
Il problema migratorio, concentrato a migliaia di chilometri dal cuore dell’Europa, sembra non avere un volto. Gli alti funzionari europei non si confrontano direttamente con le conseguenze delle loro scelte e delle politiche adottate, creando una distanza tra le decisioni politiche e la realtà vissuta dai migranti. In molte città europee, come Berlino, Viena e Roma, si promuovono soluzioni che consistono nell’esternalizzazione dell’accoglienza, creando centri di detenzione al di fuori delle frontiere comunitarie. Questo approccio, purtroppo, serve solo a rimandare il problema, mentre si ignora il fatto che i migranti sono spesso una conseguenza di decisioni politiche che l’Europa ha preso nel corso dei secoli nei confronti dell’Africa.
L’ipocrisia della risposta europea è evidente e Clavijo esorta le istituzioni spagnole e europee a prendere coscienza della propria responsabilità nel confronto con queste dinamiche. L’appello è chiaro: le Canarie meritano attenzione e rispetto, lontano da false promesse e dichiarazioni vuote.
Un invito all’unità e all’azione
Clavijo non si limita a lamentarsi. Richiama tutti i soggetti coinvolti a unirsi per affrontare questa situazione critica. È essenziale che il governo spagnolo, l’opposizione e l’Unione Europea ascoltino le richieste delle Canarie. Invita a unire le forze non solo con istituzioni regionali e locali, ma anche con i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento politico. La situazione attraversa gli schieramenti e necessita di una risposta collettiva che superi le divisioni politiche.
Questa chiamata all’azione non è solo per aiutare i migranti, ma è anche una questione di dignità e di identità delle isole. È fondamentale che le decisioni relative a questa crisi vengano prese con coraggio e determinazione. Clavijo si dice pronto a intraprendere questo percorso e a difendere l’interesse delle Canarie, perché i cittadini delle isole hanno bisogno di un leader che sia in grado di affrontare le sfide con serietà e impegno.