Nell’ambito della crescente preoccupazione per il trasporto pubblico, si segnala che GuaguaGomera, l’azienda pubblica di trasporto interinsulare dell’isola di La Gomera, non parteciperà allo sciopero dei conducenti convocato a livello nazionale per lunedì. Questa decisione, confermata da fonti del Cabildo Insular, riflette le peculiarità del contesto locale rispetto alla situazione nazionale, caratterizzata da tensioni tra sindacati e datori di lavoro, che non hanno portato a un accordo nelle negoziazioni. Il servizio di GuaguaGomera, quindi, rimarrà attivo, garantendo così la mobilità di residenti e turisti sull’isola.
L’assenza di impatti per La Gomera
Secondo i dati forniti dalla Federazione di Imprenditori del Trasporto nell’arcipelago canario , la mobilitazione dei conducenti potrebbe influenzare oltre 605.000 passeggeri in tutta la comunità autonoma, includendo turisti, scolari e utenti del bonifico residenziale. Tuttavia, i residenti di La Gomera possono stare tranquilli riguardo ai trasporti pubblici. Le autorità locali, presiedute da Casimiro Curbelo, hanno comunicato che GuaguaGomera è attualmente dotata di un contratto di lavoro vantaggioso, negoziato all’inizio di quest’anno, il che spiega la posizione dell’azienda di non aderire allo sciopero.
Nella comunicazione ufficiale, è stato specificato che: “Nessun lavoratore ha manifestato intenzione di partecipare all’azione di protesta”, il che ha portato a non stabilire servizi minimi, data l’assenza di una reale convocazione. È quindi evidente come GuaguaGomera rappresenti un caso a parte nelle dinamiche del trasporto pubblico canario, esente da problematiche immediate.
Motivi dietro la mobilitazione sindacale
I sindacati che stanno guidando lo sciopero a livello nazionale sollevano questioni cruciali, tra cui la richiesta di abbassare l’età pensionabile a 60 anni. José Ángel Hernández, segretario generale della FET, ha sottolineato che le organizzazioni degli imprenditori desiderano un impegno chiaro da parte del Governo spagnolo per garantire che il passaggio a una pensione anticipata non comporti costi aggiuntivi per le aziende, ivi compresi gli oneri sulla sicurezza sociale. Questo aspetto è fondamentale per rassicurare i datori di lavoro riguardo alla sostenibilità delle proprie operazioni in un contesto lavorativo già teso.
L’assenza di conducenti è un altro punto critico nel panorama del trasporto pubblico spagnolo e canario, con una carenza stimata di circa 15.000 autisti a livello nazionale, di cui 500 specificamente nelle Isole Canarie. Gli industriali esprimono necessità di un piano che incoraggi nuove assunzioni e integrazioni nel settore, in modo da rendere più sostenibile e competitivo il mercato del lavoro negli ambiti legati al trasporto.
Prossimi sviluppi nella trattativa
Le parti coinvolte, datori di lavoro e sindacati, hanno un tempo stimato fino a novembre per continuare i colloqui e tentare di raggiungere un’intesa. Tuttavia, ci sono già preoccupazioni tra la popolazione riguardo alla durata dello sciopero e ai potenziali disagi che potrebbero derivarne. La mobilitazione è programmata per il 28 ottobre, con ulteriori manifestazioni previste nei giorni 11, 28 e 29 novembre, oltre alle date del 5 e 9 dicembre. In assenza di un accordo, lo sciopero potrebbe diventare indefinito a partire dal 23 dicembre, accrescendo ulteriormente l’ansia per l’impatto sui servizi di trasporto nell’intera regione.
La delicata situazione pone l’accento sulla necessità di dialogo e di approcci proattivi per affrontare le problematiche afferenti al trasporto pubblico, fondamentali per il benessere e la mobilità dei cittadini. Si attende ora con interesse sull’evoluzione delle trattative e sull’eventuale risoluzione delle controversie in corso.