Il procedimento giudiziario riguardante il fallito centro di trasformazione della cochinilla, presentato dalla Cosmética del Atlántico, riemerge dopo una serie di contenziosi legali. Il Tribunale Supremo ha deciso che la competenza per la querela torni al Juzgado de Instrucción 4 di Arrecife, dove si trova al centro della controversia anche l’ex presidente del Cabildo, Pedro San Ginés, attualmente senatore. Questa situazione mette in luce le problematiche e le sfide legate alla gestione dei fondi pubblici e dei contratti nella comunità.
Ritorno al Juzgado de Instrucción 4 di Arrecife
Il Tribunale Supremo, con sede a Madrid, ha emesso una recente sentenza datata 17 settembre 2024, nella quale si stabilisce che il caso deve essere trattato dal tribunale originario. La decisione è stata comunicata alle parti coinvolte, segnando una tappa importante in un processo che si protrae nel tempo. Secondo quanto riportato dal tribunale, non ci sono sufficienti indizi per giustificare un’azione legale contro Pedro San Ginés, il quale, avendo assunto il suo nuovo ruolo di senatore, è stato oggetto di indagine in relazione a questa vicenda.
Il tribunale ha evidenziato che la richiesta di competenza non può essere accettata, poiché l’esposizione presentata non contiene indicazioni chiare che collegano San Ginés a possibili irregolarità o atti illeciti. La decisione implica che il tribunale di Arrecife avrà la responsabilità di esaminare il caso con la necessaria attenzione e libertà di giudizio.
Le origini della querela e le sue implicazioni
La querela risale a un’iniziativa cabildicia avviata oltre dieci anni fa, volta a creare un centro per la trasformazione della cochinilla a Mala. Tuttavia, il progetto non ha mai raggiunto i risultati sperati, sollevando interrogativi sulla sua gestione e sull’assegnazione dei contratti. La Cosmética del Atlántico ha denunciato irregolarità nella concessione, implicando non solo l’ex presidente Pedro San Ginés, ma anche altri membri del governo insulare e funzionari.
Nel giugno 2019, diverse persone coinvolte nel processo hanno deposto presso il Palazzo di Giustizia di Arrecife, inclusi i funzionari che hanno ricoperto ruoli chiave all’epoca della concessione. Durante le audizioni, i testimoni hanno sostenuto che le decisioni di assegnazione erano basate su criteri tecnici stabiliti da un’apposita commissione. Nonostante queste dichiarazioni, il processo sembra essersi arenato, con molte delle persone coinvolte ora liberate da qualsiasi responsabilità legale.
Il futuro della causa e le prospettive legali
Con la causa che torna al tribunale di Arrecife, ci sono ulteriori sviluppi potenziali riguardanti la questione delle responsabilità legali. Se emergessero nuovi elementi che suggerissero la commissione di atti illeciti, le autorità potrebbero decidere di presentare nuovamente il proprio caso, integrando una valutazione più dettagliata delle evidenze. Questo scenario ipotetico riapre discussioni sul bisogno di maggiore trasparenza nelle operazioni di approvvigionamento pubblico e nella gestione dei fondi pubblici.
Attualmente, la situazione rimane in stallo poiché il tribunale ha sospeso momentaneamente le audizioni e non ci sono stati ulteriori appelli da parte delle parti coinvolte. L’esito finale di questo caso potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico locale e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche, sottolineando l’importanza di una gestione responsabile e corretta dei progetti pubblici nella comunità.