Isole Canarie

Il caso Valka: indagini su presunti abusi nell’amministrazione di Las Palmas de Gran Canaria

L’inchiesta “Valka” a Las Palmas de Gran Canaria coinvolge l’amministrazione comunale in presunti abusi negli appalti pubblici e nella gestione urbanistica, con Aldi che chiede di essere parte lesa.

La città di Las Palmas de Gran Canaria è attualmente al centro di un’inchiesta che riguarda la condotta di alcuni membri della sua amministrazione. Questo caso, noto come “Valka”, solleva gravi preoccupazioni inerenti a possibili pratiche fraudolente nel settore degli appalti pubblici e nella gestione urbanistica. Come si sviluppa la situazione e quali sono le implicazioni per le istituzioni coinvolte, tra cui il comune e la catena di supermercati Aldi?

Il caso Valka: indagini su presunti abusi nell’amministrazione di Las Palmas de Gran Canaria

La richiesta di riconoscimento come parte lesa

Il Comune di Las Palmas de Gran Canaria ha recentemente presentato una richiesta al Giudice d’Istruzione n. 2, in cui chiede di essere riconosciuto come parte lesa nell’ambito della causa relativa al caso Valka. Il 10 settembre, l’amministrazione comunale ha formalizzato la sua istanza, desiderando partecipare attivamente alle indagini in corso. Il magistrato, tuttavia, ha respinto la prima proposta del Comune di essere identificato come “interessato”, dichiarando che questa figura non esiste nel diritto processuale spagnolo.

Il sistema legale prevede una distinzione tra le parti coinvolte e pertanto il riconoscimento come parte lesa è fondamentale in questo contesto. La difesa legale del Comune ha sostenuto l’importanza di monitorare lo sviluppo delle indagini, evidenziando che il Comune ha un interesse diretto nel difendere il patrimonio pubblico e nell’evitare danni ai cittadini. La posizione del Comune è sorretta da informazioni che riguardano presunti abusi e accordi urbanistici sfavorevoli al patrimonio pubblico.

Le accuse nel cuore dell’inchiesta

Il caso Valka si concentra su presunti abusi all’interno del Comune di Las Palmas de Gran Canaria, in particolare nelle sezioni di Urbanistica e Parchi e Giardini. Le indagini hanno messo in luce diverse problematiche relative a contratti di opere pubbliche, convenzioni urbanistiche e la possibile ottimizzazione di benefici economici per privati a spese del bilancio comunale.

Le accuse specifiche riguardano pratiche sospette legate all’aggiudicazione di contratti a beneficiari privati, con il sospetto di favoritismi nei confronti di determinati imprenditori. Tra i nomi coinvolti nelle indagini troviamo diversi funzionari pubblici e il noto imprenditore Felipe Guerra, che apparentemente avrebbe beneficiato di alcune decisioni dell’amministrazione comunale.

Più di recente, la Società Municipale di Gestione Urbanistica è stata inclusa nel novero degli indagati, rappresentata come persona giuridica, evidenziando che anche le aziende e le entità pubbliche potrebbero essere coinvolte in pratiche illecite. La situazione è aggravata dalla crescita dei costi in seguito a modifiche abusive di progetti che avrebbero dovuto rimanere inalterati.

L’impatto di Aldi nella vicenda

Aldi, una delle più importanti catene di supermercati, ha chiesto di essere riconosciuta come parte lesa nelle indagini. In un comunicato presentato il 26 settembre al Giudice d’Istruzione, Aldi ha espresso la necessità di accedere agli atti e alle informazioni relative all’inchiesta. Il 10 ottobre, il supermercato ha proposto nuovamente di accelerare il processo di riconoscimento, evidenziando l’urgenza della situazione.

La catena ha inaugurato un punto vendita a Tamaraceite Sur nel 2023, situato in una zona commerciale sviluppata da un accordo controverso tra il Comune e l’imprenditore Felipe Guerra. Questo accordo ha mutato l’uso di terreni precedentemente destinati ad altri scopi, alimentando ulteriormente le preoccupazioni sulla legalità e l’etica delle decisioni adottate in ambito urbanistico.

Diverse associazioni, come Rehoyas Avanza, hanno contestato le pratiche attraverso cui sono stati ceduti i terreni, sostenendo che la registrazione della proprietà fosse stata effettuata in violazione delle leggi esistenti. Le indagini della Guardia Civil evidenziano che le pratiche di acquisto delle aree da parte del Comune non fossero giustificate, evidenziando questioni fondamentali riguardanti la trasparenza e la legalità delle transazioni pubbliche.

Il caso Valka, in continua evoluzione, non solo mette in discussione la correttezza dell’amministrazione comunale, ma solleva anche importanti interrogativi sul sistema di gestione e controllo degli appalti pubblici, cruciale per garantire il corretto funzionamento delle istituzioni e la difesa dell’interesse pubblico.