Il recente dibattito sulla situazione del CD Tenerife ha acceso i riflettori sulla stabilità economica e sportiva della squadra. Lope Afonso, vicepresidente del Cabildo di Tenerife, ha dichiarato che il possibile retrocesso della squadra in Prima REF renderebbe molto difficile il rispetto delle condizioni contrattuali contenute nel contratto di patrocinio stipulato con la corporazione insulare. Le sue osservazioni, emerse durante una conferenza stampa, pongono interrogativi sull’integrità delle relazioni tra il club e le istituzioni locali in un momento cruciale per la squadra.
Le implicazioni del contratto di patrocinio
Durante la conferenza, Afonso ha sottolineato l’importanza di considerare attentamente che i contratti di sponsorizzazione implicano un vero e proprio scambio di prestazioni. Secondo il vicepresidente, il Cabildo non eroga fondi senza avere delle contropartite tangibili: “Non si tratta di dare un assegno in bianco, né al Tenerife né a nessun club che sponsorizziamo”. Quest’affermazione mira a chiarire che il finanziamento pubblico deve essere giustificato da benefici misurabili per l’ente locale.
La sponsorizzazione, quindi, non è un gesto di benevolenza, ma una strategia commerciale che implica ritorni economici e sociali. Afonso ha spiegato che il contratto di sponsorizzazione è fondato sull’aspettativa di ricevere determinate prestazioni che possono giustificare l’investimento pubblico. In altre parole, il Cabildo attende risultati sportivi positivi e un impegno chiaro del club nella comunità per continuare a supportarlo.
Rischi connessi alla retrocessione
Le parole di Afonso sono state chiare: se il CD Tenerife dovesse retrocedere, complessivamente, il mantenimento degli impegni contrattuali diventerebbe molto problematico. “Se perdiamo la categoria, sarà difficile rispettare le condizioni concordate nel contratto di sponsorizzazione”, ha affermato il vicepresidente. Questa dichiarazione evidenzia come la performance sportiva del club influisca non solo sugli aspetti tecnico-competitivi, ma anche sulle relazioni finanziarie con le istituzioni.
Il vicepresidente ha espresso una forte volontà affinché il club raddrizzi la sua situazione sportiva, auspicando che il CD Tenerife possa competere a livelli adeguati per il bene dei suoi sostenitori e della comunità. La richiesta di Afonso è di concentrare gli sforzi nella gestione della squadra, fondamentale per ritrovare una posizione competitiva nel campionato.
Reazioni alle affermazioni del direttore generale
Il dibattito si è intensificato ulteriormente a seguito delle dichiarazioni di Santiago Pozas, direttore generale del CD Tenerife, che ha indicato che una potenziale rottura del patrocinio da parte del Cabildo sarebbe da considerarsi una scelta contro il club stesso e non contro una singola persona. Rosa Dávila, presidente del Cabildo, ha risposto ribadendo che non si intraprenderanno mai azioni che potessero danneggiare il team.
Dávila ha puntato il dito contro l’azionista maggioritario del club, José Miguel Garrido, sostenendo che è lui a essere il responsabile della reputazione e delle difficoltà sportive della squadra. Questa tensione mette in evidenza un clima di crescente conflitto tra la gestione del club e le aspettative delle istituzioni locali, alimentando ulteriormente l’incertezza sul futuro del CD Tenerife.
La situazione attuale richiede attenzione e vigilanza da parte di tutti gli attori coinvolti, poiché il destino del club è in un delicato equilibrio tra performance sportiva e alleanze strategiche.