Le Canarie si trovano ad affrontare una crisi migratoria senza precedenti, con oltre 5.200 minorenni migranti non accompagnati presenti nell’arcipelago. Il Governo regionale ha inviato ufficialmente una richiesta al Governo spagnolo affinché si faccia carico della gestione delle risorse europee necessarie per garantire assistenza a questi giovani vulnerabili. In questo articolo, esploreremo le dinamiche della situazione attuale, le richieste fatte dalle autorità canarie e le implicazioni economiche dell’accoglienza dei minori migranti.
La richiesta di finanziamenti europei
Il presidente del Governo delle Canarie, Fernando Clavijo, ha ufficialmente chiesto al Governo spagnolo di inoltrare una richiesta alla Commissione Europea per accedere ai fondi europei destinati all’accoglienza dei minorenni migranti. Nell’evidenziare l’urgenza della situazione, Clavijo ha sottolineato nella lettera inviata ai ministeri competenti che la comunità autonoma sta affrontando un’emergenza significativa, affrontando in solitudine le spese relative all’assistenza di questi minori. Fino a settembre 2023, il Governo regionale ha sostenuto un costo totale di 157,1 milioni di euro, cifra che continua ad aumentare a causa della necessità di servizi per i 81 centri di accoglienza esistenti.
La lettera di Clavijo è il risultato di un incontro svoltosi il 15 ottobre tra il direttore generale delle Relazioni con l’Africa, Luis Padilla, e rappresentanti della Commissione Europea. Durante questo incontro, è stato confermato che le Canarie hanno diritto a ricevere risorse dal Fondo di Asilo, Migrazione e Integrazione , ma è fondamentale che il Governo spagnolo formalizzi la richiesta. La situazione rimane complessa, poiché non ci sono stati ancora passi formali in tal senso da parte della Spagna.
Collaborazione e supporto europeo
Il vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas, ha visitato le Canarie il 18 ottobre, e ha espresso il sostegno dell’Unione Europea. Schinas ha confermato che ci sono 14 milioni di euro disponibili per l’emergenza e che potrebbero essere esplorati ulteriori fondi dal fondo europeo di sviluppo regionale . Tuttavia, Alfonso Cabello, portavoce del Governo delle Canarie, ha evidenziato che la Spagna non ha avviato ufficialmente la procedura per richiedere queste risorse, lasciando così incertezze sulla disponibilità di aiuti economici per l’arcipelago.
In risposta a questa situazione, il Governo delle Canarie sta cercando di collaborare con il Partito Popolare per ottenere modifiche alla Legge sull’Immigrazione, con l’obiettivo di distribuire equamente i minori migranti tra le diverse comunità autonome. Cabello ha affermato che sono già in corso colloqui con il partito, e ha rimarcato la necessità di un incontro per affrontare questa critica situazione.
Costi e impatti economici
I costi per l’accoglienza dei minorenni migranti nelle Canarie non si limitano ai 157,1 milioni di euro già spesi; sono da considerare anche le spese per assistenza sanitaria, supporto legale e alloggio. Con l’incremento continuo dell’afflusso di migranti sulla rotta atlantica, il Governo delle Canarie prevede di effettuare un nuovo calcolo dei costi per l’assistenza fino alla fine del 2024. Quest’ulteriore analisi servirà per comprendere meglio l’impatto finanziario dell’attuale crisi migratoria.
L’obiettivo delle autorità canarie è quello di ottenere risorse adeguate per far fronte a questa emergenza, consapevoli che il sistema di accoglienza si trova al limite delle proprie capacità. Le Canarie rischiano di non disporre di risorse sufficienti per garantire tutte le necessità sanitarie e di benessere dei minorenni, il che potrebbe portare a una situazione critica per tutti i coinvolti.
La regione rimane in attesa di una risposta rapida e concreta da parte del Governo spagnolo e dell’Unione Europea, auspicando un accesso ai fondi necessari per migliorare l’assistenza e le condizioni di vita dei minorenni migranti non accompagnati, ai quali spetta una protezione adeguata in un momento così difficile.