Isole Canarie

Il presidente delle Canarie propone la repatriatazione dei minori migranti non accompagnati

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, propone il rimpatrio dei minori migranti non accompagnati per garantire loro un futuro migliore nel contesto familiare, criticando le attuali politiche migratorie europee.

Il dibattito sui minori migranti non accompagnati che arrivano alle Canarie continua a sollevare discussioni importanti. Recentemente, il presidente del Governo canario, Fernando Clavijo, ha avanzato una proposta significativa: i minori stranieri che giungono sulle isole a bordo di imbarcazioni precarietà, principalmente provenienti da Marocco e Senegal, dovrebbero essere rimpatriati nei loro paesi d’origine. Questa iniziativa mira a garantire un futuro migliore ai piccoli migranti nel loro contesto familiare.

Il presidente delle Canarie propone la repatriatazione dei minori migranti non accompagnati

Proposta di rimpatrio per i minori

Durante una visita a Breña Baja, sull’isola di La Palma, Fernando Clavijo ha discusso della necessità di aiutare i minori migranti a essere assistiti nelle loro terre d’origine, vicino ai propri familiari. L’intento della proposta è quello di fornire a questi giovani un ambiente più favorevole possibile, permettendo loro di crescere nel contesto della propria famiglia. Clavijo ha sottolineato l’importanza di garantire un futuro sicuro ai minori, ritenendo che restituirli alle loro case potrebbe costituire una soluzione più costruttiva rispetto all’alternativa di trasferirli in paesi terzi.

Il presidente ha chiarito che, in questa questione, la repatriatazione dovrebbe essere preferita alle pratiche migratorie verso nazioni che non hanno legami culturali o familiari con i minori. La sua posizione è quella di contrastare l’approccio di rimandare i migranti in quelle che considera nazioni di transito poco efficaci. Clavijo ha avvertito che non si tratta di un semplice spostamento, ma di una questione di dignità e diritto del minore di crescere nel proprio contesto socio-culturale.

Critiche al governo spagnolo e al patto per la migrazione

Clavijo ha anche espresso severi giudizi sulla posizione del Partito Socialista Operaio Spagnolo riguardo al recente patto di migrazione e asilo approvato durante la precedente legislatura dell’Unione Europea. Secondo il presidente delle Canarie, questo accordo non rappresenta una soluzione adeguata ai problemi della migrazione e ha denunciato la “ipocrisia” del PSOE, che ha cambiato la sua posizione su di esso.

Il presidente ha affermato che le contraddizioni delle politiche migratorie del governo centrale non aiutano a risolvere la crisi, aggiungendo: “Alcuni si stracciano le vesti,” riferendosi a coloro che inizialmente sostenevano il patto e ora si oppongono ad esso. La sua critica si estende alla capacità del patto di affrontare il problema della migrazione in modo efficace e senza aggravare i problemi esistenti.

Responsabilità dell’Europa nella crisi migratoria

Nella sua analisi, Clavijo ha ribadito la necessità di un intervento europeo serio per stimolare lo sviluppo in Africa, ritenendolo essenziale per affrontare le cause alla base dei flussi migratori. Sostiene che né “muri alti né mari vasti” potranno fermare la gente in cerca di un futuro migliore per le proprie famiglie. Ha enfatizzato che la vera risposta alla crisi è la cooperazione e lo sviluppo.

Fornire aiuti concreti e supportare lo sviluppo economico nei paesi d’origine dei migranti, secondo Clavijo, è fondamentale per ridurre il numero di persone costrette a lasciare le proprie case. Questo approccio, più che rafforzare le misure di sicurezza, dovrebbe concentrarsi sull’offrire reali opportunità di crescita nei luoghi di partenza, contrastando in tal modo il fenomeno migratorio.

Conseguenze delle nuove normative migratorie

Infine, il presidente ha avvertito che le nuove normative migratorie potrebbero complicare ulteriormente la situazione, con il rischio di potenziare le reti di trafficanti di esseri umani. Secondo la sua analisi, una rigidità maggiore nelle norme non avrà l’effetto desiderato di ridurre le migrazioni, ma invece aumenterà il costo delle traversate e i pericoli per coloro che tentano di arrivare in Europa. La proposta di Clavijo si muove quindi in direzione di politiche più umane che affrontino le problematiche alla radice, proponendo una risposta più strategica e solidaristica alla complessa crisi della #migrazione.