Il ministro della Presidenza, Giustizia e Relazioni con le Corti del Governo di Spagna, Félix Bolaños, ha avuto recentemente un incontro con Papa Francesco presso il Vaticano, dove ha discusso della delicata situazione migratoria che affligge l’arcipelago delle Canarie. Questo incontro, che si è svolto durante la cerimonia di canonizzazione di 14 santi, tra cui sette frati francescani spagnoli martirizzati in Siria nel 1860, sottolinea l’impegno della Spagna e della Chiesa cattolica nella ricerca di soluzioni a problemi umanitari urgenti.
La visita a Roma di Bolaños e la cerimonia di canonizzazione
Félix Bolaños è arrivato a Roma la sera prima dell’incontro con il Papa e ha partecipato, il giorno dopo, alla cerimonia di canonizzazione tenutasi nella Basilica di San Pietro. Durante questo importante evento religioso, sono stati proclamati santi 14 individui, tra cui sette frati francescani spagnoli che, a causa della loro fede, hanno perso la vita in Siria più di 160 anni fa. La canonizzazione rappresenta un momento significativo per la Chiesa e per i fedeli, poiché ricorda il sacrificio e l’impegno dei martiri per la loro fede.
Dialogo sulla crisi migratoria
Poco prima della cerimonia, il ministro spagnolo ha avuto un colloquio privato con il Papa, in cui hanno condiviso la loro preoccupazione riguardo alla situazione dei migranti. Bolaños ha colto l’occasione per invitare Francesco a visitare le Canarie, un’area che sta affrontando sfide particolari legate all’afflusso di migranti, in gran parte provenienti dall’Africa. Questa visita potrebbe accentuare l’attenzione internazionale sulla crisi e stimolare un dibattito più ampio sulle politiche migratorie e sul supporto umanitario necessario.
Il Ministero della Presidenza, Giustizia e Relazioni con le Corti ha rilasciato un comunicato in cui si specifica che il ministro ha trasmesso al pontefice un cordiale saluto da parte del presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez. Questo gesto sottolinea l’importanza delle relazioni tra il governo spagnolo e la Santa Sede, così come l’impegno comune per affrontare le questioni sociali e umanitarie.
Preoccupazioni condivise: guerra in Medio Oriente e crisi umanitaria
Nel corso dell’incontro, Bolaños ha evidenziato, insieme al Papa, le preoccupazioni condivise per la situazione attuale in Medio Oriente e la crisi umanitaria che ne deriva. La guerra in corso ha portato a un aumento significativo del numero di rifugiati e migranti, spingendo molti a cercare sicurezza in terre lontane, come le Canarie. Il ministro spagnolo ha partecipato anche a un ricevimento con l’ambasciatrice spagnola presso la Santa Sede, Isabel Celaá, dove ha discusso della necessità di un’azione concertata per affrontare questi problemi.
Collaborazione con la Chiesa cattolica per il futuro
Félix Bolaños ha sottolineato l’importanza del dialogo e della cooperazione tra il governo spagnolo e la Chiesa cattolica negli ultimi anni. Ha espresso la sua fiducia che grazie a questo dialogo si possano raggiungere punti di intesa su tematiche cruciali. Tra queste, la necessità di attuare le raccomandazioni contenute nel rapporto del Difensore del Popolo in merito alle vittime di abusi all’interno della Chiesa e il progresso della Legge sulla Memoria Democratica, che ha come obiettivo quello di ridefinire il significato del Valle de Cuelgamuros. La volontà di lavorare insieme su questi temi evidenzia la ricerca condivisa di un futuro più giusto e umano per tutti.