Isole Canarie

La lotta per un turismo sostenibile nelle Isole Canarie: la manifestazione di Maspalomas

La manifestazione di Maspalomas per il turismo sostenibile ha visto una significativa diminuzione di partecipanti, evidenziando frustrazioni locali e la necessità di un modello turistico rispettoso delle comunità canarie.

Negli ultimi tempi, il tema del turismo sostenibile ha guadagnato sempre più attenzione nelle Isole Canarie. La necessità di un cambiamento nel modello turistico attuale è diventata una priorità per molti gruppi locali, convinti che ciò possa garantire un futuro migliore per le loro comunità. Lo scorso 20 aprile, migliaia di persone erano scese in strada per protestare, ma nella recente manifestazione di Maspalomas si sono registrati numeri ben inferiori, sollevando interrogativi su questo movimento sociale. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questo evento e l’impatto che ha sulla società canaria.

La lotta per un turismo sostenibile nelle Isole Canarie: la manifestazione di Maspalomas

La manifestazione di Maspalomas: un calo di partecipazione

La manifestazione di Maspalomas, tenutasi recentemente, ha visto una partecipazione che non ha superato le 1.500 persone, un numero ben lontano dai 50.000 partecipanti registrati sei mesi prima a Gran Canaria. Secondo le stime della Delegazione del Governo, durante l’evento di aprile si erano radunate circa 4.500 persone a Las Canteras, indicando una chiara diminuzione dell’interesse pubblico verso la causa. Molti partecipanti hanno ipotizzato che la distanza geografica dal centro dell’isola potesse aver influenzato il numero di presenze. Il palazzo dei congressi Expomeloneras ha ospitato i manifestanti prima di dirigersi verso il faro di Maspalomas, dove si sono esibiti coloro che esponevano bandiere e cartelli, esprimendo il loro desiderio di un turismo che favorisca la comunità locale.

Esprimere il malcontento e la richiesta di cambiamento

Durante l’evento, l’atmosfera era carica di frustrazione e stanchezza, sentimenti condivisi da molti partecipanti. Albero González, un giovane con un cartello, ha espresso il suo discontento per la situazione attuale dell’isola, sottolineando l’impossibilità di accedere alle spiagge storiche e il costo insostenibile degli affitti. Le sue parole riflettevano il clima generale di esasperazione per la saturazione turistica, che ha preso piede nelle Isole Canarie negli ultimi anni. Anche Eugenio Reyes, portavoce del movimento Ben Magec, ha confermato che l’obiettivo non era solo richiamare l’attenzione dei turisti, ma iniziare un dialogo sui temi critici da affrontare per garantire un modello turistico sostenibile.

Molti manifestanti volevano chiarire che non erano contro i turisti, ma piuttosto a favore di un approccio che sia rispettoso sia per i residenti che per il territorio. “Voglio che il mio paese venga valorizzato”, si leggeva su uno dei cartelli, a evidenziare la volontà di proteggere l’ambiente e le risorse locali.

Tensioni tra locali e turisti

Nonostante il messaggio principale della manifestazione fosse pacifico, ci sono stati momenti di tensione, con alcuni gruppi di manifestanti che si sono rivolti ai turisti con frasi provocatorie. “Tourists, go home” e altri slogan sottolineavano il malcontento verso una situazione percepita come un’invasione del territorio. Questo ha creato un’atmosfera tesa, con i visitatori che, increduli, si limitavano a rispondere con saluti o gesti amichevoli. Alcuni scontri verbali sono avvenuti tra i lavoratori locali e i manifestanti, dimostrando che il dibattito su turismo e risorse è complesso e polarizzante.

La ricerca di un futuro migliore per le generazioni future

Un altro tema importante emerso durante la manifestazione è stata la preoccupazione per il futuro delle nuove generazioni. Fátima e Juan Carlos, una coppia di pensionati, hanno dichiarato di essere lì per lottare per i diritti dei loro figli e nipoti, evidenziando la mancanza di lavoro e opportunità per i giovani. Queste manifestazioni, quindi, non solo riguardano il presente, ma hanno anche ripercussioni sulle generazioni future, dimostrando che la lotta per un turismo sostenibile è vista come una forma di attivismo intergenerazionale.

Durante la marcia, nonostante l’incidente iniziale, l’atmosfera si è mantenuta positiva e collaborativa. I partecipanti hanno cantato canzoni tradizionali e mostrato solidarietà tra di loro, dimostrando che il movimento ha ancora la forza di unire le persone intorno a un obiettivo comune: la richiesta di un modello turistico che non comprometta la qualità della vita nelle Isole Canarie.