Isole Canarie

La Palma: sei aziende propongono investimenti per la ricerca di energia geotermica

Sei aziende, tra cui Repsol e Tajogaite Energia, propongono investimenti per esplorare il potenziale geotermico di La Palma, con un totale di 27 milioni di euro in gioco.

Un nuovo sviluppo nel settore energetico si sta profilando su La Palma, con sei aziende che hanno presentato alla Direzione Generale dell’Energia una proposta di investimento che raggiunge un massimo di 27.001.954 milioni di euro. Questa iniziativa ha l’obiettivo di indagare, nel corso dei prossimi due anni, le condizioni sottoterra dell’isola, al fine di valutare la potenzialità di generare energia geotermica. Tra le aziende coinvolte ci sono nomi ben noti nel settore, come Repsol, insieme a nuove realtà, che sollevano interrogativi riguardo alla loro capacità di ottenere finanziamenti.

La Palma: sei aziende propongono investimenti per la ricerca di energia geotermica

I principali investitori nel progetto

L’azienda che ha proposto l’investimento più consistente è l’Energia Geotermica di Canarie, con sei permessi di ricerca già messi in atto e un investimento totale di 13.367.742 euro. Al secondo posto si trova Repsol, che ha messo sul piatto 4.096.189 euro. A seguire, la Sociedad de Desarrollo Canarias 2000 ha presentato una proposta di investimento di 4.031.957 euro, mentre la Sociedad de Desarrollo Económico y Social de La Palma ha proposto 3.214.188 euro. Geotermia La Palma, invece, è l’azienda con l’importo più basso pianificato, che ammonta a 604.573 euro.

È interessante notare che molte di queste aziende hanno ricevuto finanziamenti dall’Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico, soprattutto per la ricerca di energia geotermica di alta entalpia. Grazie a questa sinergia, le Canarie hanno beneficiato di un’ingente somma di 106 milioni di euro destinati a dieci progetti. Recentemente, è stata approvata una dotazione di 48 milioni di euro per sei progetti sviluppati esclusivamente a La Palma.

Le perplessità attorno a Tajogaite Energia

Tra le aziende che hanno suscitato maggiore interesse vi è Tajogaite Energia, per via di alcuni eventi che hanno rallentato il processo di assegnazione dei diritti minerari relativi alle risorse geotermiche sull’isola. Un primo intoppo si è verificato quando la documentazione è stata presentata in un formato digitale diverso da quello richiesto, bloccando il concorso per diversi mesi. Nelle ultime registrazioni pubblicate emergono tuttavia nuove incertezze relative alla capacità di finanziamento dell’azienda.

Tajogaite Energia ha proposto un investimento di 1.687.305 euro per ottenere il permesso di ricerca denominato Jedey. Tuttavia, il Ministero dell’Industria ha fatto presente che si tratta di una realtà di recente costituzione, fondata nel febbraio 2023. L’unica garanzia fornita per finanziare il progetto è una dichiarazione di impegno da parte dei soci, il che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla “solvibilità economica e finanziaria“, come richiesto dalle norme vigenti.

Un contratto di opzione di acquisto e la richiesta di garanzie

Tra le informazioni emerse dalle attuali registrazioni, risulta che Tajogaite Energia ha messo a disposizione un contratto di opzione di acquisto per il 10% delle sue partecipazioni, favorendo la Dando Drilling International Limited, una compagnia britannica specializzata in perforazioni. Questa compagnia ha dichiarato il suo impegno a esercitare l’opzione di acquisto per acquisire il 20% delle partecipazioni di Tajogaite Energia, seppur manchi una verifica della solidità economica e finanziaria di queste società.

Per garantire ulteriormente la richiesta di finanziamento, è stata infine richiesta all’azienda una lettera da una banca, un’istituzione finanziaria o una compagnia assicurativa, per confermare la disponibilità a rilasciare una fideicommissaria a favore di Tajogaite Energia, equivalente al 10% dell’importo previsto per il primo anno del progetto. Recentemente, l’azienda ha fornito documentazione secondo cui tanto La Caixa quanto Cajasiete sono pronte a emettere una garanzia per il valore indicato.

La più recente registrazione pubblicata si riferisce a una riunione del 18 ottobre, tuttavia si sa che la settimana scorsa ha avuto luogo un nuovo incontro dove, secondo quanto affermato mercoledì dal vicepresidente delle Canarie, Manuel Domínguez, sono state finalmente assegnate le aree del concorso.