Isole Canarie

La preoccupazione del settore ittico delle Canarie sulla normativa dell’energia rinnovabile marina

Il settore della pesca delle Canarie esprime preoccupazione per il Real Decreto 962/2024 sull’energia eolica marina, temendo impatti negativi sull’ecosistema e sulle attività di pesca locali.

Il settore della pesca delle Canarie esprime una forte preoccupazione riguardo alla recente pubblicazione del Real Decreto 962/2024, che regola la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in mare. Questa normativa ha sollevato interrogativi significativi tra i pescatori e le federazioni che rappresentano il loro interesse, prefigurando possibili impatti negativi sull’ecosistema marino e sul settore stesso. L’articolo esplora le implicazioni di questa decisione e le reazioni delle federazioni interessate.

La preoccupazione del settore ittico delle Canarie sulla normativa dell'energia rinnovabile marina

Le preoccupazioni del settore della pesca

La Federazione Regionale di Cofradías de Pescadores de Canarias, insieme alla Federazione Provinciale di Tenerife e alla Federazione Provinciale di Las Palmas, ha manifestato una notevole inquietudine riguardo alla regolamentazione dell’energia eolica marina proposta dal governo. Le autorità locali sottolineano che la normativa, pubblicata il 25 settembre 2024, contravviene alle raccomandazioni del Parlamento Europeo e ignora il principio di precauzione. Questo perché non è stata data la possibilità ai ricercatori dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia di contribuire attivamente agli studi necessari a valutare il potenziale impatto della costruzione di impianti eolici nelle ZONE DI ALTO POTENZIALE EOLICO RINNOVABILE, delineate nei piani di pianificazione dello spazio marittimo.

La revisione delle normative riguarda non solo l’energia eolica, ma soprattutto la compatibilità di queste nuove strutture con le attività di pesca. Gli operatori del settore temono che l’implementazione della nuova regolamentazione possa portare a conseguenze devastanti, senza una valutazione adeguata degli effetti ambientali e socioeconomici. Questo è particolarmente preoccupante in un’area in cui molte comunità locali dipendono dalla pesca come fonte principale di reddito.

Richieste di rinvio e studi scientifici

In risposta al decreto, i rappresentanti del settore ittico hanno formalmente richiesto al Consigliere di Agricoltura, Allevamento e Pesca del Governo delle Canarie, Narvay Quintero, di chiedere al governo centrale un rinvio dell’applicazione della norma in questione. Questo fino al completamento degli studi scientifici, che dovranno esaminare gli impatti sull’ecosistema e sulle attività di pesca. Durante una riunione tenutasi il 24 ottobre 2024, è stato ribadito che la posizione del settore è chiara: non ci dovrebbero essere concessioni fino a quando non saranno disponibili dati concreti sui potenziali impatti.

L’urgenza di avviare studi dettagliati è stata evidenziata dai rappresentanti del settore, che affermano che solo una volta completate le ricerche si potrà valutare dove sia possibile sviluppare l’energia eolica marina in modo che non comprometta la fauna marina né l’economia locale. Il settore sostiene che è imperativo procedere con cautela, evitando decisioni affrettate che potrebbero danneggiare la pesca e l’ambiente marino.

Collaborazione con istituzioni e impegno per la sostenibilità

La disponibilità e il supporto del governo regionale sono stati riconosciuti dalle federazioni di pescatori, che hanno lodato l’impegno della Consejería di Agricoltura, Allevamento, Pesca e Sovranità Alimentare. Questa istituzione ha assicurato che ogni sviluppo delle energie rinnovabili futura sarà accompagnato da studi necessari per valutare gli impatti socioeconomici, mantenendo così un equilibrio tra innovazione e tutela dell’ecosistema marino.

Il settore ittico ha anche ribadito il suo impegno verso le energie rinnovabili, evidenziando il ruolo fondamentale della pesca nella cultura delle Canarie e l’importanza di una pianificazione ponderata. Anche se il progresso verso l’energia sostenibile è considerato cruciale, i rappresentanti locali affermano che non può essere perseguito a scapito delle comunità locali e della loro economia. Questo dibattito riflette una tensione intrinseca tra sviluppo sostenibile e preservazione della tradizione e delle risorse locali.

La questione dell’energia eolica marina rimane aperta e richiede un attento esame da parte di tutti gli attori coinvolti per garantire una transizione energetica che non comprometta l’equilibrio ecologico delle acque canarie. I prossimi passi saranno decisivi per assicurare che gli interessi del settore ittico siano adeguatamente tutelati nel contesto della crescente domanda di energia rinnovabile.