Isole Canarie

La vergine di Candelaria, patrona delle Canarie, arriva un’ora prima dopo pellegrinaggio notturno

A Candelaria, sull’isola di Tenerife, la Patrona delle Canarie è rientrata in Basilica con circa un’ora di anticipo dopo una intensa peregrinazione notturna. Il corteo, partito da Santa Cruz de Tenerife, ha riunito migliaia di fedeli e volontari lungo un percorso segnato da canti, preghiere e soste nei quartieri fino alla processione solenne d’ingresso a Candelaria.

La vergine di Candelaria, patrona delle Canarie, arriva un’ora prima dopo pellegrinaggio notturno

Da La Concepción alla plaza de España

Il cammino di ritorno è iniziato alle 19 da La Concepción verso la plaza de España, dove il vescovo ha presieduto la messa prima dell’avvio della peregrinazione.

Fin dall’alba, l’organizzazione ha confermato l’anticipo dell’arrivo alla Villa Mariana. “Il ritorno della Morenita alla Basilica si sta svolgendo secondo l’orario previsto. Per questo, l’eucaristia di arrivo si anticipa di circa un’ora. Sarà presumibilmente tra le dieci e mezza e le undici del mattino”.

Devozione nei quartieri

Tra le prime soste significative, il passaggio dal progetto Café y Calor di Cáritas, in avenida de Bélgica, dopo aver attraversato una quasi deserta avenida San Sebastián. Lì, oltre trecento utenti e volontari hanno accolto l’immagine con una Salve Rociera.

Superate le avenidas di San Sebastián e Bélgica, la comitiva si è fermata a La Cruz del Señor. “Sì, sì, sì; la Vergine è già qui”, intonavano i fedeli. Oltre tremila persone hanno riempito il quartiere poco dopo l’una di notte. Nonostante la fatica accumulata dopo più di sei ore di celebrazione, il gruppo Hakuna Senior ha accompagnato con i canti il cambio di trono verso l’urna portata da Grúas Cuchi.

Di lì, la Vergine ha proseguito fino a Cuesta de Piedra, dove la murga Desbocado, diretta da Juani Padilla, ha guidato l’accoglienza di diverse migliaia di persone, culminando con il coro “Vergine di Candelaria”.

Il cammino verso sud

Nel collegio delle Madres Dominicas, a Vistabella, la sosta è stata più raccolta. Da lì, la Vergine di Candelaria ha avanzato verso El Humilladero e poi fino a Taco, dove le comunità parrocchiali hanno offerto un canto familiare.

Nell’ultimo centro abitato del comune di Santa Cruz, El Tablero, residenti e volontari hanno salutato l’immagine fino al prossimo passaggio, tra quattordici anni. Il volontario Dailos Rodríguez ha animato il tragitto con canti e preghiere, particolarmente apprezzati dagli abitanti di Ofra, grati per il transito della comitiva nel loro quartiere.

Arrivo a Candelaria

Poco dopo le quattro del mattino, la comitiva ha raggiunto Radazul e il numero dei partecipanti è cresciuto, nonostante l’invito di un tecnico di emergencias 112, soprannominato popolarmente Pepe Cecopin, a mantenere la “capsula di sicurezza”.

La Patrona delle Canarie è arrivata a Barranco Hondo con mezz’ora di anticipo, sorprendendo i pellegrini di Candelaria, costretti ad affrettare il passo.

All’incrocio della strada generale con Igueste si è vissuto uno dei momenti più emozionanti: l’incontro con gli anziani del centro fondato dal compianto Padre Jesús Mendoza, accompagnati dal domenicano José Ramón Enjamio, che ha incoraggiato oltre cento nonni, in maglietta e cappellino commemorativi. Nella comitiva era presente anche una piccola rappresentanza del collettivo Guanches de Candelaria.

Una pioggia di fuochi pirotecnici, poco dopo le 9.30, ha annunciato che la Vergine di Candelaria era ormai alle porte del paese. Dalla stazione di servizio Sindo è partita la processione solenne verso la Basilica, dove l’immagine è giunta attorno alle 11, circa un’ora prima del previsto.

La peregrinazione notturna ha unito preghiera e tradizione in un percorso scandito da soste simboliche e grande partecipazione. L’arrivo anticipato in Basilica ha chiuso il rientro della Patrona delle Canarie a Candelaria, tra devozione popolare, organizzazione puntuale e un forte coinvolgimento dei quartieri attraversati.