A Maspalomas, nel comune di San Bartolomé de Tirajana, i dati del Patronato di Turismo di Gran Canaria indicano che nel 2024 i visitatori internazionali hanno generato oltre 101 milioni di euro di spesa con carta. Il mercato tedesco emerge come principale motore di valore, mentre il Regno Unito guida per numero di transazioni. La struttura dei ricavi del polo turistico dell’isola mostra una forte dipendenza dai mercati del Nord Europa, in particolare Germania, Regno Unito e Paesi Bassi.

Maspalomas baricentro finanziario del turismo di Gran Canaria
Secondo le rilevazioni, il comune di San Bartolomé de Tirajana è l’epicentro del turismo delle Isole Canarie. Maspalomas si conferma l’asse finanziario del comparto in Gran Canaria, avendo canalizzato nel 2024 un esborso totale stimato superiore a 101 milioni di euro tramite pagamenti elettronici. Il flusso misurato attraverso transazioni con carta evidenzia la centralità del destino nella generazione di liquidità per il settore locale.
Il primato tedesco nel valore della spesa
L’analisi per mercati mette in luce una frattura tra volume e valore economico: il Regno Unito predomina per quantità di carte utilizzate, ma la Germania guida la spesa complessiva. I turisti tedeschi hanno effettuato acquisti per 22.583.253,64 euro, superando i britannici, che si attestano a 16.534.899,98 euro. Questa dinamica conferma il peso tedesco come driver di valore a Maspalomas.
Ticket medio e potere d’acquisto
Il fattore decisivo è il ticket medio per transazione. Il visitatore britannico registra una spesa media di 32,20 euro, mentre il turista tedesco raggiunge 51,53 euro. Ciò colloca la Germania ben al di sopra della media complessiva di 41,69 euro, rendendola il principale propulsore della redditività del retail e della ristorazione di fascia alta a Maspalomas.
Concentrazione dei flussi e rischio strategico
La concentrazione della ricchezza turistica nel territorio di San Bartolomé de Tirajana comporta un rischio strategico. I tre principali mercati emissori — Germania, Regno Unito e Paesi Bassi — totalizzano un esborso stimato di 52.384.782,90 euro. Di conseguenza, oltre la metà del capitale che alimenta il principale hub turistico delle Canarie dipende dalla stabilità economica e regolatoria di tre economie del Nord Europa.
Linee di azione per la resilienza
La scarsa diversificazione rende la destinazione vulnerabile a shock economici o a cambi normativi nei paesi chiave. Per rafforzare la resilienza nel lungo periodo, i tecnici del Cabildo stanno promuovendo una strategia volta ad accrescere il ticket medio sui grandi volumi e a diversificare le entrate verso mercati a più alto valore. In questo quadro spicca il segmento “Altri”, che presenta il ticket medio più elevato, pari a 62,98 euro.
Il quadro complessivo è chiaro: nel 2024 Maspalomas ha superato i 101 milioni di euro di spesa con carta, con la Germania al vertice per valore complessivo e il Regno Unito in testa per volumi. I tre mercati principali sommano 52.384.782,90 euro, confermando l’alta esposizione ai mercati del Nord Europa e la necessità di aumentare il valore per transazione e ampliare la base di provenienza dei flussi turistici.




