Isole Canarie

Proposta di accordo tra Canaria e Marocco per la gestione dei minori migranti

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, propone un accordo con il Marocco per la gestione dei minori migranti non accompagnati, promuovendo una cooperazione bilaterale e responsabilità condivisa.

Il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, ha rivelato mercoledì che durante l’incontro con il Ministro degli Affari Esteri marocchino, Nasser Bourita, è stata discussa la possibilità di instaurare un accordo per consentire al Marocco di prendersi cura dei minori marocchini attualmente sotto la tutela della comunità autonoma. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo nel contesto della gestione dei flussi migratori, collega le politiche marocchine e spagnole e offre una differente prospettiva rispetto agli accordi esistenti con altri paesi.

Proposta di accordo tra Canaria e Marocco per la gestione dei minori migranti

Il contesto attuale della gestione dei minori

La questione dei minori migranti è diventata un tema di crescente preoccupazione per le autorità spagnole, specialmente nelle isole Canarie, dove un numero significativo di giovani migranti arriva senza un accompagnatore. Clavijo ha sottolineato che la proposta di accordo con il Marocco si inserisce in un contesto di stallo nella riforma della Legge sull’Immigrazione, che mira a obbligare le comunità autonome a condividere la responsabilità in materia di accoglienza dei minori.

Il presidente ha evidenziato la necessità di una maggior collaborazione tra il governo centrale e le autorità locali, invitando il Partito Popolare a unirsi alla discussione su questa nuova proposta. In questo modo, si vuole trovare una soluzione che garantisca la protezione dei minori e la loro rimpatrio nelle condizioni opportune. Questo approccio si differenzia dall’accordo esistente tra Italia e Albania, dove ci si concentra sulla gestione degli adulti, ponendo l’accento sulla repatriamento sicuro e legale dei minori.

Le opportunità offerte dalla riforma della Legge di Immigrazione

Nell’ambito di questo dialogo, la Legge di Immigrazione, in particolare l’articolo 35.2, offre la possibilità alle comunità autonome di stipulare accordi con i paesi di origine per garantire un’adeguata assistenza ai minori. Clavijo ha descritto questa opportunità proposta come una “finestra di opportunità” per migliorare le relazioni con il Marocco, un obiettivo strategico per il governo delle Canarie.

Con questa iniziativa, le autorità locali mirano non solo a risolvere un problema immediato legato all’accoglienza dei minori, ma anche a stabilire un dialogo costruttivo e duraturo con il Marocco. Tuttavia, il presidente ha anche chiarito di sostenere la posizione del governo spagnolo riguardo al Sahara Occidentale, senza però trascurare il suo impegno verso il Fronte Polisario, che lotta per l’indipendenza di questi territori.

Responsabilità condivisa e supervisione continua

Clavijo ha evidenziato che, se l’accordo con il Marocco andrà a buon fine, le autorità marocchine avranno la responsabilità diretta dei minori che arrivano alle Isole Canarie senza un adulto accompagnatore, mantenendo comunque un controllo da parte delle autorità canarie. Questo modello di cooperazione potrebbe rappresentare una soluzione efficace non solo per gestire l’attuale emergenza umanitaria, ma anche per sviluppare relazioni diplomatiche solide con il Marocco e garantire una supervisione adeguata su queste delicate questioni.

L’incontro con Bourita e le dichiarazioni di Clavijo hanno messo in evidenza l’impegno delle Canarie nel cercare di affrontare in modo proattivo la complessa problematica dell’accoglienza dei minori non accompagnati. Contemporaneamente, si cerca di mantenere un equilibrio diplomatica nella regione, nel quadro di una cooperazione internazionale più ampia che favorisce un approccio umano e rispettoso nei confronti dei minori migranti.