Nasce una campagna di salvaguardia culturale attorno alla figura storica del rótulo del Maya, una delle catene commerciali più rappresentative di Gran Canaria. Insula Signa, un’associazione culturale, ha messo in atto un’azione per preservare questo simbolo prima che Cajasiete, la nuova proprietaria dell’edificio che ospitava Maya, proceda con la rimozione. La storia di Maya è un riflesso vivente dello sviluppo economico e sociale dell’arcipelago, ma la sua eredità è a rischio di essere dimenticata.
La storia della catena commerciale Maya
Il negozio Maya ha le sue origini nel 1954 a Santa Cruz de Tenerife, dove inizialmente vendeva una varietà di prodotti a prezzi competitivi, grazie ai benefici fiscali delle Canarie. L’azienda, fondata da Ramesh Bharwani, è rapidamente cresciuta trasformandosi in un impero commerciale. Sotto la guida dei suoi figli, Maya ha diversificato la propria offerta, espandendo il proprio mercato fino a includere l’importazione e la distribuzione di marchi internazionali. Nel corso degli anni, l’azienda ha dato vita anche a un complesso alberghiero a Lanzarote ed è diventata un attore significativo nel settore immobiliare.
Maya ha avuto un impatto notevole non solo sull’economia locale, ma anche sulla cultura delle Canarie, rappresentando un ponte fra le tradizioni commerciali indiane e quelle locali. La scomparsa del suo fondatore Ramesh nel 2010 ha segnato l’inizio di difficoltà per l’azienda, portata a fronteggiare una crisi economica mai vista prima e una crescente concorrenza. La gestione della terza generazione della famiglia Bharwani non è riuscita a mantenere il successo del marchio, culminando in un processo di fallimento e chiusura di tutte le attività commerciali.
L’importanza del patrimonio commerciale
Jaime Medina, presidente di Insula Signa, ha evidenziato l’importanza di salvaguardare i rótulos storici, sottolineando come questi rappresentino non solo un patrimonio culturale, ma anche un legame profondo con le radici commerciali e storiche dell’arcipelago. “Il patrimonio commerciale è parte della nostra identità e narra storie di emigrazione, delle esigenze di una comunità e della crescita economica dell’isola” ha dichiarato. Ogni rótulo rappresenta un’epoca e un’epopea che merita di essere preservata e valorizzata per le generazioni future.
Medina ha inoltre rimarcato l’influenza significativa del commercio indiano, di cui Maya è un esempio emblematico. “Le famiglie indiane che si sono stabilite qui hanno creato imperi commerciali e le loro storie continuano a influenzare l’economia delle Canarie“ ha affermato. L’associazione si è posta come obiettivo di raccogliere e tutelare simboli di questo patrimonio, affinché continuino a ispirare e informare le generazioni future.
La campagna “Adotta un rótulo”
Di fronte alla crescente disattenzione e mancanza di fondi per la cultura, Insula Signa ha lanciato un’iniziativa chiamata “Adotta un rótulo”, che mira a coinvolgere il pubblico e i privati nella salvaguardia di questi pezzi storici. Il primo passo prevede la creazione di una rete di micromusei che possano ospitare i rótulos salvati. I commercianti, pubblici spazi e privati cittadini sono chiamati a farsi custodi di questi simboli, a patto di mantenerli in buone condizioni e di esporli al pubblico.
“È fondamentale informare il pubblico riguardo all’importanza di questi rótulos e il loro significato storico” ha sottolineato Medina, aggiungendo che l’iniziativa non solo salvaguarda il patrimonio culturale, ma fornisce anche un valore aggiunto a chi espone questi simboli. Inoltre, si auspica che tali esposizioni possano attrarre visitatori e turisti, contribuendo così anche all’economia locale.
Sfide nella conservazione del patrimonio
Nonostante il successo dell’iniziativa, Insula Signa deve ancora affrontare sfide importanti. Medina ha lamentato la mancanza di sostegno istituzionale, affermando che l’associazione sta portando avanti questo lavoro esclusivamente grazie alle risorse dei soci. “Ogni rótulo salvato è un motivo di gioia, ma stiamo operando in una situazione economica precaria. Senza aiuti pubblici, dipendiamo solo dalle nostre forze” ha dichiarato.
È chiaro che il futuro dei rótulos salvati, tra cui quello di Maya, dipende da un impegno collettivo per il patrimonio culturale delle Canarie. La speranza è che la sensibilizzazione crescente riguardo l’importanza di questi simboli porti a una maggiore partecipazione della comunità e, soprattutto, a un riconoscimento da parte delle istituzioni, affinché sia garantita la conservazione di una parte significativa della memoria storica isolana.